Ancona, città d’asilo: tre giorni per riflettere sull’accoglienza e costruire ponti culturaliDa domani, 21 giugno, Ancona si trasforma in un palcoscenico di incontri, arte e musica per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato. L’iniziativa, promossa dal progetto Sistema Accoglienza Integrazione (SAI) Ancona Città d’Asilo, si dispiega tra il Teatro delle Muse e il quartiere degli Archi, offrendo una panoramica inedita e coinvolgente sul complesso e delicato lavoro di accoglienza che anima la città.L’evento non è solo una commemorazione, ma un’opportunità per restituire alla comunità un’immagine tangibile dell’impegno profuso quotidianamente da operatori sociali, associazioni di volontariato, famiglie ospitanti e istituzioni. Un percorso volto a promuovere l’autonomia, l’integrazione sociale e l’inclusione, valori imprescindibili per una convivenza pacifica e prospera.La giornata inaugurale si apre con la presentazione del libro “Con loro come loro. Storie di donne e bambini in fuga”, un’indagine toccante che narra le esperienze di chi ha dovuto abbandonare la propria terra, curata da Gennaro Giudetti e Angela Iantosca, con la partecipazione degli autori. A seguire, la proiezione del documentario “From Ground Zero”, una riflessione cruda e necessaria sul tema dello sradicamento e della ricostruzione, arricchita dall’intervento del produttore Paolo Spina.Venerdì, il cuore pulsante dell’evento si sposta negli Archi, dove giochi e attività dedicate ai bambini creeranno un’atmosfera di festa e condivisione. Il pomeriggio culmina con una tavola rotonda aperta al pubblico, “AnconAccoglie – Testimonianze di accoglienza e integrazione”, con la partecipazione dell’Assessore Manuela Caucci, che offrirà spunti di riflessione e condivisione di buone pratiche.La serata si anima con la musica della Mao Branca Street Band e dell’Ensemble Interculturale di TerzaVia, seguiti dalla presentazione del libro “Il sogno di Doge. Don Eugenio Del Bello il prete pescatore”, un ritratto umano e commovente di un pastore di anime che ha dedicato la propria vita alla comunità, con l’autore Vincenzo Varagona e Linda Cittadini, e conclude con la performance teatrale “Voci di Libertà” dell’associazione Amad.Domenica, gli Archi ospitano due mostre evocative: la prima, frutto del lavoro dei minori coinvolti nel progetto Erasmus+ Wave 2, esplora il concetto di dignità umana come valore guida per i percorsi educativi; la seconda, “Cos’è la felicità”, nasce dai laboratori fotografici del Cpia di Ancona, guidati da Massimo Borri, offrendo uno sguardo personale e creativo sul significato di benessere e speranza.Il progetto SAI, finanziato dal Ministero dell’Interno, rappresenta un modello di accoglienza diffusa, capace di garantire non solo la dignità dei beneficiari, ma anche di preservare l’equilibrio sociale e urbano della città. Nel corso del 2024, Ancona ha accolto 98 adulti migranti, tra cui 14 nuclei familiari con minori, provenienti da diverse aree del mondo: Asia (45), Africa (47), Europa (3) e America (3). Si è inoltre accolti 72 minori non accompagnati, con un’attenzione particolare a quelli divenuti maggiorenni e alla loro integrazione in famiglie affidatarie. Questo impegno continuo testimonia la volontà di Ancona di essere una comunità accogliente, inclusiva e solidale, capace di costruire ponti tra culture diverse e di promuovere un futuro di convivenza pacifica e prospera. L’evento rappresenta quindi un momento cruciale per rafforzare questi valori e per invitare tutti i cittadini a partecipare attivamente al percorso di accoglienza e integrazione.