Nel tessuto sociale di Ancona, la lotta contro la violenza di genere si configura come un impegno costante e multidimensionale, tradotto in azioni concrete da parte della Polizia di Stato.
I dati del 2024, recentemente pubblicati, restituiscono un quadro complesso e, purtroppo, rivelatore della persistenza di tali fenomeni.
L’attività di prevenzione e contrasto, svolta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, in sinergia con la sezione specializzata della Squadra Mobile, ha portato a un significativo numero di interventi, focalizzati sulla tutela delle vittime e sulla responsabilizzazione dei colpevoli.
L’analisi delle denunce presentate mette in luce una varietà di reati, tutti rientranti nell’ombrello del “codice rosso”, una legislazione pensata per proteggere le persone, prevalentemente donne, da abusi fisici, psicologici, economici e sessuali.
Trenta denunce testimoniano la gravità e la frequenza di tali atti, mentre i dieci provvedimenti cautelari emessi – misure restrittive come arresti domiciliari o divieto di avvicinamento – evidenziano l’impegno della magistratura a garantire la sicurezza delle vittime e a prevenire ulteriori aggressioni.
Un aspetto particolarmente allarmante è rappresentato dagli ammonimenti, che hanno interessato 61 persone.
Di questi, 36 sono stati segnalati per maltrattamenti in famiglia, un dato che riflette l’insidiosa natura di queste dinamiche abusive, spesso radicate nel tempo e difficili da interrompere.
I restanti 25 ammonimenti sono riconducibili a reati di stalking e revenge porn, due forme di violenza psicologica che, sfruttando le nuove tecnologie, infliggono sofferenza e umiliazione alle vittime, lasciando cicatrici profonde e durature.
L’esecuzione di quattro pene, sempre in riferimento a reati previsti dal codice rosso, sottolinea l’importanza di un sistema giudiziario efficace nel perseguire i responsabili e nel dare voce alle vittime.
Questa attività non si limita alla repressione del crimine, ma include anche misure di sensibilizzazione e prevenzione, rivolte alla comunità intera, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
La Polizia di Stato di Ancona, con la collaborazione di servizi sociali, associazioni di volontariato e istituzioni locali, lavora incessantemente per offrire supporto alle vittime, contrastare la cultura della violenza e costruire una società più giusta e sicura per tutti.
L’obiettivo è non solo punire i colpevoli, ma anche educare e prevenire, affinché tali atti non abbiano più spazio nel tessuto sociale.








