Ancona, un Hub Innovativo per la Medicina di Precisione: Inaugurazione della Marche BioBank, un Faro per le Malattie RareSabato 13 dicembre, Ancona si appresta a diventare il cuore pulsante di una nuova era per la sanità marchigiana e nazionale, con l’inaugurazione ufficiale della Marche BioBank, la prima banca biologica regionale dedicata alle Malattie Rare.
L’evento, aperto al pubblico e gratuito (con registrazione tramite il sito www.ancona.
centridimedicinadiprecisione.it), si terrà presso l’Auditorium Montessori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, e vedrà la partecipazione di rappresentanti del mondo politico, sanitario, accademico e imprenditoriale, riuniti per esplorare le potenzialità rivoluzionarie della Medicina di Precisione.
L’iniziativa, intitolata “Le Officine della Medicina di Precisione: Marche BioBank – Sviluppo e Prospettive del Centro Nazionale Precision Care per le Malattie Rare – Nodo Pilota Ancona e Regione Marche,” rappresenta un punto di svolta strategico, proiettando la regione all’avanguardia nell’applicazione di approcci terapeutici personalizzati e altamente mirati.
La Marche BioBank si configura non solo come una struttura di conservazione di campioni biologici, ma come un vero e proprio ecosistema di ricerca e sviluppo, un “laboratorio aperto” per l’innovazione medica.
A guidare questo progetto ambizioso sono figure di spicco nel panorama scientifico italiano.
Il professor Gianluca Moroncini, direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari dell’Università Politecnica delle Marche, e la professoressa Luisa Minghetti, direttrice del Servizio tecnico scientifico Coordinamento e promozione della Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, offriranno le loro competenze e visione strategica.
La Marche BioBank si focalizza sulla raccolta, conservazione e caratterizzazione precisa di campioni biologici provenienti da pazienti affetti da malattie rare, spesso patologie complesse e difficilmente trattabili con le terapie convenzionali.
La sua funzione di nodo pilota del Centro Nazionale Precision Care, promosso dalla Fondazione Heal Italia, la inserisce in un contesto nazionale di forte impatto, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’ambizione del programma Heal Italia è quella di integrare sistematicamente la Medicina di Precisione nel Servizio Sanitario Nazionale, passando da un approccio “taglia unica” a terapie su misura, capaci di tenere conto delle peculiarità genetiche, ambientali e individuali di ciascun paziente.
Questa transizione richiede un solido fondamento di dati biologici, che solo le biobanche possono fornire.
In questo senso, la conservazione e la condivisione di campioni biologici, uniti a sofisticate analisi molecolari, si rivelano imprescindibili per lo sviluppo di nuove strategie diagnostiche, prognostiche e terapeutiche.
“Le persone affette da malattie rare sono i maggiori beneficiari di questo approccio,” sottolinea il professor Moroncini, evidenziando come la Medicina di Precisione offra la speranza di terapie più efficaci e mirate, capaci di migliorare significativamente la qualità della vita.
Il programma dell’evento prevede sessioni di approfondimento sul ruolo strategico delle biobanche e della Medicina di Precisione, culminando in una tavola rotonda moderata dalla giornalista Agnese Testadiferro.
Interverranno Laura Leonardis e Mauro Piacentini di Fondazione Heal Italia, Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo, Federazione Italiana Malattie Rare, e rappresentanti istituzionali, imprenditoriali e medici, insieme ad un rappresentante nazionale dei pazienti affetti da malattie rare, per un confronto aperto e costruttivo sulle sfide e le opportunità che questa nuova era offre.
L’obiettivo è chiaro: tracciare un percorso comune verso un futuro della sanità più personalizzato, efficace e orientato al paziente.







