Ancona si appresta ad assumere il ruolo di palcoscenico internazionale per il 68° Congresso Mondiale dell’Associazione Internazionale degli Studenti di Agraria e Scienze Correlate (IAAS), un evento di portata globale che riunirà giovani provenienti da oltre cinquanta nazioni.
L’iniziativa, frutto della proficua sinergia tra il Comune di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche, si svolgerà dal 15 al 18 luglio prossimi, e si configura come un’opportunità unica per stimolare il dibattito e la ricerca nel settore agroalimentare.
Il congresso si focalizzerà sul tema cruciale di “Dalla Svizzera all’Italia: l’impronta degli ecosistemi sul paesaggio agroalimentare”.
Questo focus invita a una riflessione approfondita sull’interazione complessa tra fattori ambientali, pratiche agricole e produzione alimentare in due contesti geografici distinti, ma entrambi caratterizzati da una ricca tradizione e da sfide ambientali e socio-economiche rilevanti.
La scelta di questi due Paesi non è casuale: entrambi rappresentano modelli di eccellenza agricola, ma affrontano problematiche differenti in termini di biodiversità, gestione delle risorse idriche, impatto del cambiamento climatico e sostenibilità delle filiere produttive.
Il coinvolgimento diretto degli studenti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (D3A) rappresenta un elemento cardine dell’evento.
Oltre alla partecipazione alle sessioni accademiche, gli studenti avranno l’opportunità di immergersi nella realtà produttiva locale attraverso visite guidate presso aziende agricole e vitivinicole all’avanguardia, come Mulino Tre Ponti, Azienda Verde Naturale e Cantina Moroder.
Questa immersione pratica mira a colmare il divario tra la formazione teorica e le applicazioni concrete, fornendo ai giovani una visione concreta delle opportunità di ricerca applicata, innovazione tecnologica e valorizzazione del territorio.
La logistica del congresso distribuirà le attività in diverse sedi simboliche: la Mole Vanvitelliana, fulcro storico e culturale della città, l’Orto Botanico di Gallignano, scrigno di biodiversità e conoscenza, i laboratori all’avanguardia dell’Università Politecnica delle Marche, e le aziende agricole, testimoni tangibili dell’ingegno e della passione che animano il settore primario marchigiano.
Il Rettore UnivPM, Gian Luca Gregori, sottolinea l’importanza dell’evento come conferma dell’apertura dell’Università al mondo, al dialogo interculturale e all’impegno attivo dei giovani in esperienze formative di alto impatto.
L’obiettivo primario è creare un ambiente stimolante, capace di ispirare nuove idee, favorire connessioni significative e promuovere la costruzione di un futuro sostenibile per l’agricoltura e l’ambiente.
L’Assessore all’Università, Marco Battino, evidenzia come l’evento si inserisca in un percorso di consolidamento del ruolo di Ancona come punto di incontro e confronto tra giovani generazioni, un crocevia non solo geografico, ma anche culturale, scientifico e di dialogo interculturale, a seguito di iniziative precedenti di successo come il gemellaggio musicale con Stanford, i Campionati Nazionali Universitari e l’Erasmus Generation Meeting.