Nel cuore di Ancona, un episodio inatteso ha portato a un fermo e a un’indagine che solleva interrogativi sulla sicurezza urbana e sulla gestione dei flussi migratori.
Un cittadino bengalese di 40 anni, residente in città, è stato sottoposto a controllo dalle Volanti durante un’ordinaria attività di vigilanza del territorio, una prassi quotidiana assicurata dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (UPGSP).
Il controllo, effettuato in via Giordano Bruno, ha portato al rinvenimento di due bagagli, uno dei quali, un trolley, conteneva due mannaie da macellaio.
Si tratta di utensili da taglio di dimensioni significative: le lame misurano 37,5 centimetri, con un manico che porta la lunghezza complessiva a circa 55 centimetri.
L’uomo, interrogato, si è dimostrato incapace di fornire una giustificazione plausibile per il possesso di tali oggetti, suscitando l’attenzione immediata degli agenti.
La mannaie, considerate armi potenzialmente pericolose, sono state prontamente sequestrate, e il cittadino è stato accompagnato presso la Questura per ulteriori accertamenti e per la contestazione del reato di possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere.
L’evento si inserisce in un contesto più ampio di intensificazione dei controlli sul territorio, disposti dal Questore Cesare Capocasa in collaborazione con il Prefetto Maurizio Valiante.
Questi servizi straordinari, programmati regolarmente nel fine settimana, mirano a contrastare la criminalità diffusa, i comportamenti incivili e a garantire la sicurezza dei residenti e dei frequentatori del centro cittadino.
La collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Umbria Marche di Perugia, specializzato in attività di controllo del territorio, ha amplificato l’efficacia dell’azione di contrasto.
I controlli, che ieri pomeriggio hanno interessato aree strategiche come Piazza Roma, Via Marsala, Via Menicucci, e le vie adiacenti a Corso Garibaldi, Corso Stamira e Corso Mazzini, hanno portato all’identificazione di 60 persone, tra cui 17 con precedenti penali.
Sono stati inoltre controllati 35 veicoli tramite appositi posti di blocco.
L’episodio solleva interrogativi sull’origine e la destinazione d’uso di tali strumenti, nonché sulla capacità di controllo e di prevenzione delle forze dell’ordine in un contesto urbano caratterizzato da una crescente complessità sociale e demografica.
Le indagini sono in corso per chiarire l’intera vicenda e accertare eventuali collegamenti con altre attività illecite.
L’impegno delle forze dell’ordine, tuttavia, rimane costante e proseguirà senza interruzioni nelle prossime settimane, per tutelare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.







