Nel corso di un’attività di prevenzione e controllo del territorio, intorno alle ore 23:00, una pattuglia delle Volanti della Questura, operante nella delicata area degli Archi, ha notato un individuo che, con manifesta apprensione, alterava il proprio comportamento in prossimità dell’arrivo dei mezzi di polizia.
L’atteggiamento, caratterizzato da una brusca accelerazione del passo e dal tentativo di occultare un oggetto all’interno della felpa, ha immediatamente destato la sospetto degli agenti, inducendoli a procedere ad un controllo di persona.
La perquisizione, condotta con la dovuta cautela e nel rispetto delle procedure legali, ha permesso di rinvenire, all’interno dello zaino dell’uomo, un contenitore metallico contenente sostanza stupefacente identificata come hashish.
Ulteriori accertamenti hanno portato al ritrovamento, all’interno della giacca, un coltello a serramanico, caratterizzato da una lama di 7 centimetri e una lunghezza complessiva di 15 centimetri.
L’uomo, un cittadino di 55 anni, risulta essere già noto alle autorità per una storia pregressa segnata da condanne per reati che spaziano dalle aggressioni personali alla violazione del patrimonio, fino a includere il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante l’interrogatorio, il 55enne ha tentato di giustificare il possesso della sostanza stupefacente, affermando una motivazione riconducibile all’uso personale, mentre si è dimostrato incapace di fornire una spiegazione plausibile riguardo alla presenza del coltello.
La combinazione di elementi – la pregressa condotta criminale, l’atteggiamento sospetto durante il controllo, la sostanza stupefacente rinvenuta e l’impossibilità di fornire una giustificazione per il possesso dell’arma bianca – ha portato gli agenti a denunciare formalmente l’uomo per il reato di porto di oggetti atti ad offendere, previsto dall’articolo 667 del codice penale, e a comminarne la sanzione amministrativa per la detenzione di sostanze stupefacenti, in violazione degli articoli 73 e seguenti del Testo Unico sugli stupefacenti.
L’episodio sottolinea l’importanza delle attività di controllo del territorio come strumento di prevenzione e contrasto alla criminalità, soprattutto in aree sensibili come quella degli Archi.