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martedì 28 Ottobre 2025

Arresto in Svizzera: la disperazione di una madre e l’abbandono del figlio.

Un atto di disperazione, una rottura inaccettabile del legame materno-filiale che ha scosso la comunità e sollevato profonde questioni etiche e sociali: questa la vicenda che ha portato all’arresto in Svizzera di una giovane donna di 26 anni, di origine marocchina e residente nel Fermano.

L’operazione, frutto di una complessa e coordinata attività di cooperazione tra i Carabinieri di Fermo e le autorità elvetiche, pone fine a un lungo periodo di ricerche iniziato lo scorso luglio.
La donna, ricercata in seguito all’emissione di un mandato di arresto europeo disposto dalla Procura di Fermo, è accusata di abbandono di persone minori o incapaci, un reato particolarmente grave che rivela una situazione di profonda vulnerabilità e, potenzialmente, disagio psichico.
L’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri ha permesso di rintracciare la giovane a Zurigo, dove si presume abbia trovato rifugio presso persone a lei note, interrompendo così la catena di eventi che l’avevano resa latitante.

La gravità del gesto è acuita dalla sequenza di azioni che lo hanno preceduto.
La donna aveva inizialmente portato il figlio di pochi mesi all’ospedale di Fermo, dove sono stati riscontrati segni preoccupanti di malnutrizione, che hanno imposto il trasferimento in una struttura ospedaliera più attrezzata, il Salesi di Ancona.
L’abbandono del bambino in ospita

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