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Art Bonus: Rinascita Culturale e Rigenerazione Post-Sisma

Il sisma che ha scosso il Centro Italia non si è limitato a frantumare muri e a sgretolare edifici storici; ha inflitto una ferita profonda al tessuto identitario di un intero popolo, mettendo a nudo fragilità e, al contempo, rivelando una straordinaria capacità di resilienza.
La ricostruzione, pertanto, non può essere concepita come un mero processo di risarcimento economico o di ricostruzione fisica, ma deve rappresentare un’opportunità per riaffermare e rinnovare la memoria collettiva, valorizzare il patrimonio culturale e rilanciare lo sviluppo socio-economico delle comunità colpite.

Nel contesto di questo imperativo, la conferenza stampa tenutasi presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno ha segnato un passo significativo.

La firma del protocollo d’intesa sull’Art Bonus, alla presenza del commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente e amministratore delegato di Ales, Fabio Tagliaferri, e del sindaco Marco Fioravanti, ha delineato un percorso volto a coniugare tutela del patrimonio, innovazione culturale e rigenerazione territoriale.

Il commissario Castelli ha sottolineato l’entità del patrimonio mobiliare salvato – oltre 35.000 pezzi – in contrapposizione ai devastanti danni inferti a oltre 5.200 edifici vincolati, tra cui 3.000 edifici sacri, testimonianza tangibile della ricchezza storica e artistica del territorio.
Questi numeri, al di là della loro cruda immediatezza, rivelano la necessità impellente di un approccio integrato e multidisciplinare alla ricostruzione.

Il protocollo Art Bonus si articola su tre assi strategici.
In primo luogo, la promozione e la diffusione del meccanismo Art Bonus, incentivando la partecipazione attiva di cittadini, imprese e fondazioni nel finanziamento di progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale.

In secondo luogo, la realizzazione di “cantieri esemplari” dedicati alla tutela e alla sicurezza, che fungano da modelli di eccellenza nella gestione del rischio sismico e nell’applicazione di tecnologie innovative.

Infine, la progettazione di una grande mostra itinerante, concepita come un racconto corale del percorso storico delle comunità terremotate, esaltandone la resilienza e la capacità di reinventarsi.

Il sindaco Fioravanti ha interpretato l’intesa come un catalizzatore di sviluppo, superando la visione limitata di un mero intervento di ripristino materiale.
Ha evidenziato come la cultura, intesa come patrimonio immateriale e motore di innovazione, possa innescare processi di rigenerazione sociale ed economica, creando opportunità di lavoro e contrastando lo spopolamento dei borghi storici.

La trasformazione della “ferita” sismica in “occasione di rinascita” passa attraverso la valorizzazione delle identità locali e la creazione di un’offerta culturale attrattiva per residenti e visitatori.
Fabio Tagliaferri, a nome di Ales, ha ribadito l’impegno dell’azienda a mettere a disposizione competenze specialistiche e risorse finanziarie per sostenere il processo di ricostruzione.
L’esperienza positiva maturata nella ricostruzione della cattedrale di Amatrice, interamente finanziata attraverso l’Art Bonus, testimonia la validità e l’efficacia del modello, offrendo un esempio concreto di come la collaborazione pubblico-privato possa generare risultati tangibili e duraturi.
Il futuro del territorio non si costruisce solo con la pietra e il cemento, ma con la condivisione di valori, competenze e un profondo senso di appartenenza.

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