Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha recentemente concluso un’analisi approfondita della dinamica criminale nel Comune di Ascoli Piceno, un quadro delineato in una riunione alla presenza del sindaco Marco Fioravanti.
L’esame comparativo tra i dati relativi al periodo gennaio-novembre 2025 e lo stesso arco temporale del 2024 rivela tendenze contrastanti che richiedono un’attenta valutazione strategica.
Un segnale positivo è rappresentato dalla riduzione complessiva dei furti, un dato che potrebbe indicare l’efficacia di alcune misure preventive implementate o una variazione nel comportamento dei soggetti attivi in tali attività.
Tuttavia, questa leggerezza è immediatamente bilanciata da un’allarmante crescita, superiore al 25%, dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Questa escalation suggerisce una possibile riorganizzazione delle reti criminali, un aumento della disponibilità di sostanze illecite sul territorio o, ancora più preoccupante, una crescente domanda da parte della popolazione locale.
L’incremento dello spaccio non è un fenomeno isolato; esso rappresenta spesso un indicatore di problematiche sociali più ampie, come l’indebolimento del tessuto comunitario, la disoccupazione giovanile e la marginalizzazione di fasce vulnerabili della popolazione.
È fondamentale considerare che lo spaccio non è solo un reato, ma un sintomo di un malessere più profondo che richiede interventi mirati e multidimensionali.
L’analisi del Comitato non si è limitata alla semplice constatazione dei numeri, ma ha cercato di individuare le aree geografiche più critiche e i profili dei soggetti coinvolti.
Si è discusso dell’importanza di rafforzare la collaborazione tra le forze dell’ordine, i servizi sociali, le scuole e le associazioni di volontariato per creare una rete di supporto efficace e prevenire il reclutamento di giovani da parte delle organizzazioni criminali.
Inoltre, si è sottolineata la necessità di investire in programmi di recupero per i tossicodipendenti, offrendo loro opportunità di reinserimento sociale e lavorativo.
La depenalizzazione di alcune droghe leggere, pur generando dibattiti etici e sociali, potrebbe, se correttamente gestita, alleggerire il carico di lavoro del sistema giudiziario e concentrare le risorse su crimini più gravi.
Il Comitato ha infine deliberato l’implementazione di un piano di azione che preveda un aumento della presenza delle forze dell’ordine nelle zone più a rischio, intensificando i controlli e promuovendo l’uso di tecnologie avanzate per la prevenzione e la repressione dei reati.
L’attenzione si concentrerà anche sulla tracciabilità dei flussi di denaro illeciti e sulla collaborazione con le autorità giudiziarie per perseguire i responsabili con la massima severità.
Il futuro della sicurezza di Ascoli Piceno dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide emergenti con determinazione e lungimiranza, promuovendo un approccio integrato che coinvolga l’intera comunità.







