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giovedì 13 Novembre 2025

Ascoli Piceno: Truffa al nipote, arrestati due abusi su anziani

Il tessuto sociale di Ascoli Piceno è stato recentemente scosso da un episodio di particolare gravità, che ha visto la Squadra Mobile intervenire per fermare due individui originari di Napoli, precedentemente noti alle autorità per una lunga serie di reati contro il patrimonio.
L’arresto in flagranza di reato ha posto fine a una dinamica truffaldina che mirava a sfruttare la vulnerabilità di persone anziane, mettendo in luce una strategia criminale sofisticata e predatrice.

Gli eventi, datati al 28 ottobre, si sono sviluppati a seguito di ripetute segnalazioni giunte alla Questura, relative a tentativi di truffa caratterizzati dalla tecnica del “finto nipote”.

Questa modalità, ormai tristemente nota, si basa sulla manipolazione emotiva, sfruttando il legame familiare per instaurare una falsa fiducia e abbattere le difese psicologiche della vittima.

La vigilanza degli investigatori ha permesso di intercettare un veicolo sospetto, seguito fino a un condominio abitato prevalentemente da anziani, un chiaro indizio del mirato approccio dei malviventi.
Il successivo blocco del veicolo e l’impossibilità degli occupanti di giustificare il possesso di ingenti somme di denaro e preziosi hanno confermato i sospetti.

La ricostruzione dell’accaduto ha rivelato l’inganno perpetrato ai danni di una donna novantenne, temporaneamente sola in casa a causa della malattia del marito.

Attraverso una telefonata abilmente orchestrata, uno dei truffatori, fingendosi un nipote, ha instillato un senso di urgenza e allarmismo, convincendo l’anziana a consegnare denaro e gioielli a un individuo presentato come un carabiniere.
Quest’ultimo, con una scusa plausibile – l’imminente arresto di un familiare a causa di presunti debiti – è stato fatto entrare in casa.
Di fronte all’esitazione della vittima, il finto militare ha fatto ricorso alla coercizione, sottraendo con la forza anche orecchini e fede nuziale, oggetti di profondo valore affettivo e materiale.
Le indagini hanno inoltre evidenziato che i due individui avevano tentato, poche ore prima, una truffa simile, che solo l’intervento tempestivo di un familiare della potenziale vittima era riuscito a sventare.

Questo episodio sottolinea la professionalità e la ripetitività di un’organizzazione criminale che agisce con metodo e mira a massimizzare il profitto sfruttando la fragilità di un target specifico.
La misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari, riflette la gravità dei fatti e la necessità di garantire la sicurezza della comunità.

L’episodio rappresenta un campanello d’allarme per l’intera comunità.

La Questura di Ascoli Piceno, ribadendo l’appello a prestare la massima attenzione, invita i cittadini, in particolare gli anziani e le loro famiglie, a non fornire mai denaro o beni a sconosciuti che si presentino come appartenenti alle Forze dell’Ordine o pubblici ufficiali, verificando sempre l’identità e la legittimità delle richieste, e segnalando immediatamente qualsiasi comportamento sospetto.
La prevenzione, la vigilanza e la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine si rivelano strumenti fondamentali per contrastare efficacemente queste truffe e proteggere i più vulnerabili.

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