Tutela del Territorio Aspio: Un’Infrastruttura di Resilienza tra Sviluppo e Sicurezza IdraulicaIl bacino idrografico dell’Aspio, che abbraccia i comuni di Castelfidardo e Osimo, rappresenta un’area cruciale per le Marche, caratterizzata da una complessa interazione tra fragilità idrogeologica e intensa attività antropica.
La sua particolare conformazione, segnata da un elevato grado di urbanizzazione, aree industriali consolidate e insediamenti residenziali, ha reso la gestione del rischio idraulico una priorità assoluta per Regione Marche e Consorzio di Bonifica Marche.
Il recente tavolo tecnico, conclusosi nel 2025, ha rappresentato un’occasione per fare il punto sugli interventi realizzati, in corso d’opera e programmati, delineando una strategia di resilienza a lungo termine.
La sfida principale risiede nella capacità di conciliare lo sviluppo economico e sociale con la salvaguardia del territorio.
In questo contesto, gli interventi infrastrutturali si configurano non solo come misure di mitigazione del rischio, ma come investimenti strategici per la sicurezza e la sostenibilità del territorio.
Le opere realizzate e in corso di realizzazione testimoniano un impegno tangibile di Regione e Consorzio, che si traducono in un sistema di difesa idraulica sempre più robusto e sofisticato.
Sul Fosso Rigo, ad esempio, l’apertura di un canale bypass, la ricostruzione dei ponti in corrispondenza di vie di comunicazione vitali (via del Lavoro e SS16) e l’ampliamento del letto del fosso hanno creato una capacità di deflusso significativamente maggiore, riducendo il rischio di esondazioni.
L’investimento, per un totale di quasi 2,5 km di interventi e 3,6 milioni di euro provenienti da APQ 002 e OPCM, ha trasformato un punto critico in una sezione più sicura e funzionale.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta inoltre finanziando il rifacimento di un ponte lungo via della Stazione, mentre la progettazione di un altro, in via Casone, è in fase di perfezionamento grazie a fondi Pr-Fesr 21-27.
La realizzazione di tre casse di espansione, due già completate e una in fase di lavorazione, costituisce un ulteriore tassello fondamentale nella strategia di gestione delle acque, aumentando la capacità di stoccaggio e prevenendo picchi di piena.
Parallelamente, interventi di ampliamento delle sezioni idrauliche dei Fossi Offagna e San Valentino, finanziati da un Decreto Ministeriale del 2023, stanno migliorando la capacità di deflusso del Rio Scaricalasino.
La pianificazione futura prevede la realizzazione di ulteriori casse di espansione, con particolare attenzione a quella lungo lo Scaricalasino (cassa 4A), attualmente in fase di installazione delle palancole.
I lavori relativi alle casse 3B2, 3C e 3D lungo il Fosso Offagna, finanziati da Opcm 3548/2006 e PNRR, comprendono la realizzazione di argini e gabbionate, con i progetti esecutivi già approvati e in fase di gara.
L’assessore regionale alla Difesa del Suolo e della Costa, Tiziano Consoli, ha sottolineato l’importanza di considerare la sicurezza del territorio non come un optional, ma come una responsabilità politica imprescindibile.
La sua presenza al tavolo tecnico, insieme al presidente del Consorzio, Francesca Gironi, e ai tecnici di Bonifica Marche Engineering (Marco Chiatti, Elena Guerrini), al Responsabile Unico del Procedimento (Stefano Postacchini) e rappresentanti di Protezione Civile, Genio Civile Marche Nord e Sud, testimonia l’approccio multidisciplinare e la collaborazione sinergica tra le diverse istituzioni coinvolte.
La strategia complessiva mira a costruire un sistema di resilienza non solo basato su opere fisiche, ma anche su una gestione integrata del territorio, che tenga conto delle dinamiche idrogeologiche, dei cambiamenti climatici e delle esigenze della comunità locale.
La tutela del bacino dell’Aspio rappresenta un investimento nel futuro, un impegno a garantire la sicurezza e la prosperità del territorio marchigiano.







