Un’operazione mirata della Guardia di Finanza di Civitanova Marche ha portato alla luce un quadro preoccupante di irregolarità lavorative all’interno di un esercizio commerciale del settore bar, evidenziando una diffusa evasione contributiva e sfruttamento lavorativo.
L’intervento, frutto di un’attività di controllo economico-finanziario incrociando dati provenienti da diverse banche dati istituzionali, ha permesso di identificare sette lavoratori impiegati in nero dal titolare.
L’indagine, condotta in sinergia con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, ha rivelato una sistematica omissione di obblighi formali nei confronti del Centro per l’Impiego, con la mancata trasmissione delle comunicazioni di assunzione per i dipendenti irregolari.
Questo comportamento, oltre a privare i lavoratori dei diritti fondamentali garantiti dalla legislazione italiana, comporta una significativa perdita di risorse per lo Stato, destinate al finanziamento del sistema previdenziale e assistenziale.
La gravità della situazione è stata ulteriormente accentuata dalla constatazione che il numero di lavoratori impiegati in maniera irregolare – sette unità – rappresenta una porzione significativa della forza lavoro complessiva del locale, superando la soglia del 10% stabilita dal Decreto Legislativo 81/2008.
Questa percentuale, infatti, innesca l’applicazione di sanzioni severe, tra cui la sospensione dell’attività commerciale, misura che è stata immediatamente richiesta dall’Ispettorato del Lavoro e che mira a prevenire ulteriori abusi e a tutelare la legalità nel mercato del lavoro.
L’azione della Guardia di Finanza, integrata con l’attività di vigilanza dell’Ispettorato, non si limita alla mera constatazione delle irregolarità e all’applicazione delle sanzioni pecuniarie, che in questo caso ammontano a oltre 13.600 euro.
Essa si configura come un elemento cruciale nella lotta contro il lavoro nero, un fenomeno che alimenta l’economia sommersa, depreda il sistema previdenziale, danneggia la concorrenza leale e, soprattutto, viola i diritti dei lavoratori.
L’operazione sottolinea l’importanza di una collaborazione sinergica tra le forze dell’ordine e gli enti di controllo per contrastare efficacemente un’emergenza sociale ed economica che affligge il territorio.







