L’urgente necessità di garantire la sicurezza e la tutela del personale del 118 nelle Marche sta riaccendendo il dibattito sull’introduzione di sistemi di videoregistrazione indossabili, le cosiddette bodycam, durante le operazioni di soccorso.
L’Ugl Salute, con la voce del suo segretario regionale Benito Rossi, rilancia con forza l’iniziativa, formulando una richiesta che mira a coinvolgere attivamente tutte le cinque Aziende Territoriali Sanitarie (ATS) presenti nella regione.
La proposta nasce da una constatazione allarmante: gli operatori del 118, figure cruciali nel sistema di emergenza-urgenza, si trovano sempre più spesso ad affrontare aggressioni verbali e fisiche, un fenomeno che compromette non solo la loro incolumità fisica e psicologica, ma anche la capacità di fornire un servizio efficiente e tempestivo alla comunità.
La crescente complessità del contesto sociale, spesso caratterizzata da elevati livelli di stress e frustrazione, contribuisce ad esacerbare queste situazioni di conflitto.
L’adozione di bodycam non rappresenta una soluzione isolata, ma si inserisce in un approccio più ampio volto a promuovere una cultura del rispetto e della legalità all’interno del sistema sanitario regionale.
L’esperienza maturata in altre regioni, come Veneto, Lombardia e Puglia, dove l’utilizzo di questi dispositivi ha già dimostrato un effetto deterrente significativo, fornisce un solido punto di riferimento per la fattibilità dell’iniziativa nelle Marche.
La registrazione video, gestita nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, fornisce un supporto probatorio fondamentale in caso di contenziosi o accuse reciproche, garantendo trasparenza e oggettività.
L’interesse manifestato dall’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo, che si è impegnata a valutare la fattibilità del progetto in attesa del parere del referente per la protezione dei dati personali, segna un passo avanti concreto verso l’implementazione dell’iniziativa.
È fondamentale che la Regione Marche si faccia carico di questo impegno, superando le resistenze burocratiche e finanziarie che potrebbero ostacolare la realizzazione di un progetto di tale importanza strategica.
L’Ugl Salute, a livello nazionale e regionale, si è costantemente impegnata nella lotta contro la violenza che colpisce gli operatori sanitari, promuovendo azioni concrete e innovative per migliorare la loro protezione.
La sicurezza di chi dedica la propria vita al servizio della collettività non può essere considerata un optional, ma una priorità assoluta.
Le bodycam, in questo contesto, rappresentano uno strumento tecnologicamente avanzato, capace di rafforzare la fiducia tra operatori sanitari e cittadini, favorendo un clima di collaborazione e rispetto reciproco.
L’auspicio è che la Regione Marche accolga la proposta con favore e agisca tempestivamente per avviare le procedure necessarie, non solo per tutelare il personale del 118, ma per salvaguardare l’intero sistema di emergenza-urgenza regionale.
La resilienza del sistema sanitario dipende anche dalla resilienza dei suoi operatori.







