In una zona remota e boscosa di Lapedona, nel cuore del Fermano, i Carabinieri hanno interrotto un’attività illecita, smantellando una sofisticata coltivazione indoor di cannabis.
L’operazione, frutto di un’approfondita indagine preventivo-repressiva, ha portato alla scoperta di un terreno coltivato in segreto, abilmente camuffato dalla vegetazione circostante, una vera e propria base di produzione di sostanze stupefacenti.
L’incursione dei militari non è stata casuale, ma il culmine di un’attenta strategia investigativa che ha impiegato tecniche avanzate, quali sorveglianza discreta e ricognizioni aeree, per individuare il sito nascosto.
L’area coltivata, celata ad occhi indiscreti, rivelava un sistema di coltivazione allestito con notevole ingegno e preparazione: un impianto di irrigazione automatizzato, programmato con timer per garantire un apporto costante di acqua alle piante, e due serre opportunamente attrezzate.
Una di queste serre era dotata di un sistema di illuminazione e ventilazione sincronizzato, a testimonianza della volontà di ricreare un ambiente artificiale ottimale per la crescita della cannabis, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche esterne.
Le 30 piante di marijuana, in piena fioritura e dallo stato di sviluppo avanzato, sono state rimosse con cura e sottoposte a sequestro, a garanzia della prova materiale da destinarsi all’autorità giudiziaria.
Oltre alla coltivazione, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche una quantità significativa di infiorescenze già essiccate, pari a circa 80 grammi, ulteriori elementi a carico dell’indagato.
Le prime stime, formulate sulla base dello stato di maturazione delle piante e della quantità di prodotto già lavorato, suggeriscono un potenziale guadagno illecito di decine di migliaia di euro.
Questo profitto sarebbe stato derivato dalla vendita al dettaglio di migliaia di dosi, presumibilmente destinate a soddisfare la domanda del mercato locale, caratterizzato da una crescente domanda di prodotto di qualità.
La capacità di una singola pianta matura di generare diverse centinaia di dosi sottolinea ulteriormente l’impatto economico di questa operazione e l’entità del danno che l’attività illecita avrebbe potuto arrecare alla collettività.
L’autore della coltivazione, un uomo di 57 anni residente nella zona, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo per i reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, in attesa di ulteriori accertamenti per stabilire la sua possibile rete di contatti e l’organizzazione alla quale potrebbe essere collegato.
L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di droga e nella tutela della sicurezza pubblica.