Un macabro ritrovamento agricolo ha scosso la quiete delle campagne tra Cerreto d’Esi e Matelica: una giovane capriola, brutalmente decapitata, è stata rinvenuta nelle vicinanze dell’abitazione di Danilo Baldini, responsabile regionale della Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) Marche. L’episodio, immediatamente denunciato dalla LAC, è interpretato come un atto di intimidazione, un messaggio inquietante volto a intimidire un uomo che da oltre quattro decenni si dedica alla tutela ambientale e animale, erigendosi a baluardo contro le pratiche venatorie illegali.L’iniziale cautela, che suggeriva la possibilità di un incidente legato alle normali attività agricole stagionali – le falciature del fieno e dell’erba, che spesso mettono a rischio i piccoli cervidi abbandonati dalle madri per eluderli dai predatori – si è rapidamente dissolta. L’analisi del luogo del ritrovamento, non recante tracce di taglio dell’erba, e la temporalità delle falciature pregresse, hanno escluso tale ipotesi. La freschezza del decesso, evidenziata dalla presenza di tracce ematiche, ha ulteriormente rafforzato il sospetto di un intervento umano.Un medico veterinario del Cras Marche, intervenuto sul posto in collaborazione con i Carabinieri Forestali, ha confermato inequivocabilmente che la decapitazione era opera di un soggetto umano. Questa conclusione, supportata da un’ispezione accurata, concentra le indagini su un atto deliberato, una manifestazione di ostilità volta a minacciare Baldini e, per estensione, l’intera associazione che rappresenta.La LAC Marche condanna con fermezza questo gesto vile, denunciando una escalation di violenza e intimidazione che mira a screditare l’impegno decennale del suo delegato nella lotta al bracconaggio e nella protezione della fauna selvatica. L’associazione ribadisce la propria incrollabile determinazione a non cedere alle minacce, proseguendo con rinnovato vigore nella difesa dei diritti degli animali e nell’affermazione di una cultura del rispetto ambientale.Immediatamente è stata sporta denuncia alle autorità competenti, i Carabinieri Forestali, che stanno conducendo indagini approfondite. Parallelamente, si stanno esaminando scrupolosamente i dati provenienti da una rete di foto-trappole, strategicamente dislocate nella zona per monitorare i movimenti della fauna selvatica. Queste apparecchiature potrebbero aver immortalato, involontariamente, l’autore o gli autori di questo gesto brutale, svelando un’azione che, nella sua modalità esecutiva, ricorda inquietanti rituali criminali. L’evento solleva interrogativi profondi sulla sicurezza di chi, con coraggio, si batte per la salvaguardia del patrimonio naturale e animale, e richiede un’azione decisa da parte delle istituzioni per garantire la protezione di chi, come Danilo Baldini, incarna i valori della legalità e della tutela ambientale.
Capriola Decapitata: Intimidazione a Baldini, Leader Anti-Caccia
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