La recente onorificenza conferita a Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma, da parte del Comune di San Severino Marche, trascende la mera formalità di una cittadinanza onoraria. Si tratta di una dichiarazione pubblica di riconoscenza, un atto simbolico che celebra un percorso arduo e complesso, costellato di sfide e di un profondo impegno a favore di una comunità duramente colpita. L’approvazione unanime del consiglio comunale sottolinea l’importanza cruciale del ruolo svolto da Castelli nel tessuto sociale ed economico del territorio.La sindaca Rosa Piermattei, nel suo discorso di motivazione, ha efficacemente delineato la ragione di tale riconoscimento: non si tratta solo di competenza amministrativa, ma anche di una sensibilità umana che ha permesso di comprendere e rispondere alle esigenze di una popolazione provata. La ricostruzione non è solamente un processo edilizio, ma un percorso di riscatto, di riappropriazione di un futuro che sembrava compromesso.Tra le opere significative sbloccate grazie all’azione del commissario, il restauro dell’Istituto Tecnico Divini rappresenta un investimento nel capitale umano, fondamentale per lo sviluppo futuro del territorio. La nuova caserma dei Carabinieri simboleggia il rafforzamento della sicurezza e della legalità, pilastri imprescindibili per la rinascita di una comunità. La ricostruzione del nido e della scuola dell’infanzia di via Talpa, e del Centro operativo comunale, testimoniano l’attenzione verso le fasce più vulnerabili e la necessità di ripristinare le funzioni essenziali dell’amministrazione locale. L’ammodernamento del ponte dell’Intagliata, infrastruttura vitale per la mobilità e il collegamento con le aree circostanti, è un esempio concreto di come interventi apparentemente tecnici possano avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini.La sindaca Piermattei ha giustamente sottolineato come questo riconoscimento non si configuri come un mero titolo, ma come un vincolo affettivo e di appartenenza che lega indissolubilmente Castelli alla comunità sanseverinese. Un legame che va al di là delle responsabilità istituzionali e si fonda sulla condivisione di esperienze, speranze e paure.Commosso, Guido Castelli ha espresso profonda gratitudine per il gesto, definendolo “un pezzo di cammino fatto insieme”, un percorso condiviso con coloro che hanno lavorato instancabilmente per superare le difficoltà. La presenza di autorità civili e religiose, tra cui l’arcivescovo Francesco Massara, già promotore dell’idea che Castelli fosse, di fatto, cittadino per il suo costante impegno, e il sindaco di Comiziano, testimonia l’importanza del momento e la sua risonanza a livello istituzionale. La firma del Patto di amicizia tra i due comuni, entrambi legati dal culto del santo patrono, suggella ulteriormente un rapporto di collaborazione e solidarietà.In definitiva, il conferimento della cittadinanza onoraria a Guido Castelli rappresenta un atto di speranza, un segnale che, anche di fronte alle avversità, è possibile ricostruire, non solo edifici, ma soprattutto fiducia e prospettive per il futuro di un territorio segnato dal sisma. Un futuro che, grazie all’impegno e alla dedizione di persone come Castelli, può ritrovare la sua strada verso la rinascita.
Castelli, Cittadinanza Onoraria: Riconoscimento per la Ricostruzione
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