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Civita Novara: ultras della Maceratese, caos e feriti.

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Nella giornata di domenica 14 dicembre, Civitanova Marche è stata teatro di un episodio di grave allarme sociale, orchestrato da un gruppo di ultras della Maceratese, che ha messo a dura prova la sicurezza pubblica e ha sollevato interrogativi significativi sul fenomeno del tifo organizzato e sulle sue derive violente.
Circa trenta individui, con i volti celati da maschere e travestimenti, armati di percussioni, aste di bandiere e cinture utilizzate come armi, hanno convergito verso un bar situato in prossimità di un’area commerciale, con l’obiettivo dichiarato di provocare scontri con tifosi locali.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, attivato a seguito di un servizio preventivo disposto dalla Questura, ha evitato la tragica collisione tra le due fazioni e ha impedito che l’escalation di violenza coinvolgesse i numerosi avventori delle attività commerciali circostanti.
La presenza di un numero considerevole di persone inermi avrebbe potuto trasformare una potenziale zuffa in una tragedia di proporzioni incalcolabili.

Immediatamente sono state avviate indagini complesse, condotte congiuntamente dalla Digos e dal Commissariato di Polizia di Civitanova Marche, volte a identificare i responsabili di questo atto intimidatorio.

Le prime fasi dell’investigazione hanno già permesso di individuare alcuni dei partecipanti, nei confronti dei quali saranno emessi provvedimenti di divieto di avvicinamento agli impianti sportivi, i cosiddetti Daspo, misure restrittive volte a limitare la loro partecipazione a eventi sportivi.
L’O.

N.M.

S.
(Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive), consapevole della gravità delle azioni perpetrate, ha deferito il caso al Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (CASMS).
Quest’ultimo, dopo un’attenta valutazione, ha deliberato sanzioni severe per la Maceratese, tra cui la disputa della prossima partita a porte chiuse e il divieto di trasferta per i tifosi maceratesi per i successivi quattro incontri.
Il Prefetto di Macerata ha esteso le misure restrittive, disponendo la chiusura di tutti i settori dello stadio per la partita del 21 dicembre contro il Chieti, un segnale forte per scoraggiare ulteriori comportamenti violenti.
Le indagini hanno rivelato una dinamica premeditata e coordinata.

Il gruppo di ultras, diretto a Giulianova (Teramo) per assistere alla partita Giulianova – Maceratese, ha deviato bruscamente dal percorso autostradale, abbandonando l’autostrada A14 e dirigendosi verso il centro di Civitanova.

La successiva deviazione in un’area commerciale, con l’utilizzo di minivan e auto private, ha rivelato la pianificazione meticolosa dell’azione.
In un contesto di crescente tensione, è stata lanciata una bomba carta e sono state lanciate bottiglie, colpendo anche le forze dell’ordine.

Durante la fuga, un agente è rimasto ferito e ha richiesto soccorso medico, mentre un’auto di servizio è stata danneggiata da un ultras che ha opposto resistenza all’identificazione, provocando la rottura di un finestrino e un portiere.
L’azione violenta testimonia un’escalation preoccupante nel fenomeno del tifo radicale, sollevando interrogativi sul ruolo della prevenzione, del controllo e della responsabilità individuale all’interno delle dinamiche del tifo organizzato.

Le indagini proseguono a ritmo serrato, con l’obiettivo di ricostruire completamente la dinamica degli eventi e di assicurare alla giustizia tutti i responsabili.

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