martedì 19 Agosto 2025
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Cyber-attacchi alle imprese: allarme Marche, a rischio economia regionale.

Il tessuto imprenditoriale marchigiano si trova a fronteggiare una crescente e insidiosa minaccia: i cyber-attacchi.

Un’indagine recente di Confartigianato mette in luce una situazione allarmante, posizionando le Marche al terzo posto a livello nazionale per l’incremento dei reati informatici che colpiscono le imprese.
Tra il 2019 e il 2023, l’esponenziale aumento del 56% riflette un panorama sempre più vulnerabile, superando la media nazionale pre-pandemia (45,5%) e solo superato dalla Toscana (+88,3%) e dal Veneto (+63,7%).

L’analisi si basa sui dati emersi dalle denunce presentate alle forze dell’ordine e trasmesse all’autorità giudiziaria, indicando che le Marche registrano un numero di segnalazioni che eccede le 5.000, un dato che evidenzia la gravità diffusa del fenomeno.
Questa crescita non è semplicemente una statistica; rappresenta un impatto diretto sull’economia regionale, con implicazioni che vanno ben oltre le perdite finanziarie immediate.

I cyber-attacchi, infatti, si manifestano in molteplici forme: ransomware che bloccano l’accesso ai dati aziendali e richiedono un riscatto, phishing che mira a carpire informazioni sensibili tramite e-mail ingannevoli, attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) che rendono inaccessibili i siti web, furto di proprietà intellettuale e compromissione della privacy dei clienti.

La sofisticazione di queste tecniche è in continua evoluzione, rendendo sempre più difficile per le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono la spina dorsale del sistema economico marchigiano, sviluppare difese adeguate.

L’aumento esponenziale degli attacchi non è riconducibile solo a una maggiore consapevolezza da parte degli imprenditori che denunciano i reati, ma riflette anche un contesto globale caratterizzato da una crescente digitalizzazione e dalla disponibilità di strumenti sempre più accessibili per i cybercriminali.

La pandemia di COVID-19 ha accelerato questo processo, con un aumento del lavoro da remoto e una maggiore dipendenza da infrastrutture digitali, creando nuove vulnerabilità da sfruttare.

La sfida per le imprese marchigiane non è solo quella di proteggere i propri sistemi informatici, ma anche di sensibilizzare il personale sui rischi e di sviluppare una cultura della sicurezza informatica.

È imperativo che le PMI investano in formazione, adozione di tecnologie di sicurezza avanzate (come firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni e software antivirus aggiornati) e piani di disaster recovery per mitigare i danni in caso di attacco riuscito.
Inoltre, la collaborazione tra imprese, istituzioni e forze dell’ordine si rivela cruciale per condividere informazioni, sviluppare strategie di prevenzione e rispondere efficacemente alle minacce emergenti.
La resilienza del sistema economico marchigiano dipende dalla sua capacità di affrontare questa sfida con determinazione e lungimiranza.

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