Fuorigioco: il calcio come specchio e motore di cambiamento socialeL’Istituto Gramsci Marche, con l’ambizione di decostruire stereotipi e stimolare una riflessione critica, presenta “Fuorigioco”, un ciclo di tre giornate dedicate all’analisi profonda dell’intreccio tra calcio, cultura, educazione e politica.
L’evento, che si svolgerà presso la Mole Vanvitelliana di Ancona dal 30 ottobre al 1 novembre, si propone di andare oltre la semplice celebrazione del gioco, indagandone le implicazioni sociali, psicologiche e politiche in un’epoca di profonde trasformazioni globali.
La manifestazione si articola in tre nuclei tematici, ciascuno dei quali ospita voci autorevoli provenienti da diversi ambiti del sapere e dell’esperienza.
La prima giornata, incentrata sul “Calcio e Identità: la formazione dell’atleta nel contesto contemporaneo”, esplora il delicato equilibrio tra pressione agonistica, sviluppo personale e benessere psicologico.
L’autore collettivo Wu Ming 4, con la sua capacità di navigare le complessità della cultura popolare, offrirà una prospettiva originale sul fenomeno del calcio e il suo impatto sulla psiche dei giovani.
Fabrizio Marziali, formatore di allenatori per la Figc Marche, analizzerà le metodologie educative applicate nelle scuole calcio, evidenziando le responsabilità degli insegnanti nel modellare non solo abilità tecniche, ma anche valori etici e sociali.
Alessandro Gazzi, ex calciatore professionista, condividerà la sua esperienza diretta sulla salute mentale nello sport di alto livello, rompendo tabù e promuovendo una maggiore consapevolezza sulla fragilità umana, anche all’interno del mondo del calcio.
La seconda giornata, intitolata “Calcio come strumento di inclusione e cambiamento”, pone al centro l’impegno civile e sociale che il calcio può generare.
Il focus si sposta su progetti concreti che utilizzano il gioco come veicolo per promuovere l’integrazione di comunità marginalizzate, sostenere i diritti umani e combattere le discriminazioni.
Si daranno voce a iniziative come Balon Mundial, Liberi Nantes, Ancona Respect e Uisp Matti per il calcio, illustrando le strategie innovative e i risultati ottenuti sul campo.
L’obiettivo è mostrare come il calcio possa essere un potente strumento di cambiamento sociale, capace di superare barriere culturali, economiche e linguistiche.
La terza giornata, “Stadi, Tifo e Geopolitica: il calcio come lente d’ingrandimento sul mondo”, amplierà ulteriormente l’orizzonte, analizzando le implicazioni geopolitiche e culturali del calcio.
L’architetta Moira Valeri esaminerà lo stadio come spazio urbano, come infrastruttura che riflette e influenza l’identità di una città.
Il sociologo Fabio Salomoni sviscererà le dinamiche del tifo, analizzando il ruolo delle tifoserie nell’esprimere identità collettive, passioni e conflitti.
Infine, lo storico Simone Massacesi, con la sua competenza nell’analisi dei legami tra sport e politica, offrirà una riflessione lucida sul rapporto tra calcio e conflitti geopolitici, con un focus sulla tragica situazione a Gaza, evidenziando come il calcio possa essere utilizzato come strumento di propaganda, di costruzione di identità nazionali e di espressione di tensioni sociali.
Tutti gli incontri, aperti al pubblico, si terranno nella Sala Boxe della Mole Vanvitelliana dalle 17:30 alle 19:30, offrendo un’occasione unica di riflessione e dialogo per appassionati di calcio, studiosi, operatori sociali e cittadini consapevoli.
L’iniziativa, sostenuta dal Ministero della Cultura e dal Comune di Ancona, si propone di contribuire a una comprensione più profonda del ruolo del calcio nella società contemporanea, al di là del risultato sportivo.