Alle ore 13:02, la sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, è stata allertata da una trasmissione radio urgente proveniente dal motopeschereccio “Wind”.
L’imbarcazione, impegnata in attività di pesca a strascico e condotta da un equipaggio locale, stava affrontando una situazione di grave pericolo: l’acqua, in maniera incontrollata, si stava infiltrando a bordo, compromettendo la stabilità e mettendo a rischio l’incolumità dei pescatori.
La distanza dal porto, stimata in circa tre chilometri, aggravava l’emergenza.
La ricezione del segnale di soccorso ha immediatamente innescato un complesso meccanismo di risposta, caratterizzato da rapidità e coordinamento.
La Capitaneria di Porto, consapevole della criticità legata alle operazioni in mare, ha attivato protocolli di emergenza ben definiti.
In primis, è stata disposta l’immediata mobilitazione della motovedetta Cp 843, una unità di superficie adibita a operazioni di ricerca e soccorso, e del battello pneumatico Gc B 183, più agile e maneggevole, ideale per l’avvicinamento in spazi ristretti.
Parallelamente, è stato allertato un team specializzato dei Vigili del Fuoco, equipaggiato con una pompa barellabile, essenziale per l’estrazione dell’acqua a bordo del peschereccio.
Questa decisione dimostra la comprensione della sinergia necessaria tra le diverse forze dell’ordine e dei soccorsi in caso di emergenze in mare.
Il battello pneumatico Gc B 183, grazie alla sua velocità e manovrabilità, ha raggiunto il “Wind” in tempi brevissimi.
L’operazione di affiancamento è stata cruciale per stabilizzare l’imbarcazione e fornire assistenza immediata.
La scorta successiva verso lo scalo di alaggio ha permesso di mantenere la direzione e minimizzare l’esposizione alle onde, evitando ulteriori complicazioni.
Una volta raggiunta la banchina, la squadra dei Vigili del Fuoco è intervenuta prontamente, utilizzando la pompa per estrarre l’acqua infiltrata e mettere in sicurezza il peschereccio.
L’intervento non si è concluso con l’estrazione dell’acqua.
Per garantire la completa sicurezza dell’unità, il “Wind” è stato trasferito in un cantiere nautico specializzato, dove è stata effettuata un’operazione di tiraggio a secco per un’ispezione più approfondita.
Nei giorni successivi, un team tecnico della Guardia Costiera sarà incaricato di effettuare un’analisi preliminare volta a determinare le cause dell’avaria, al fine di prevenire il ripetersi di simili incidenti e migliorare ulteriormente i protocolli di sicurezza marittima.
Questa fase di indagine è fondamentale per comprendere le dinamiche dell’evento e implementare misure correttive mirate.
Il capitano di fregata Giuseppe Quattrocchi, comandante della Capitaneria di Porto, ha sottolineato l’importanza della tempestività e del coordinamento, elogiando l’operato dell’equipaggio della Guardia Costiera sambenedettese e dei Vigili del Fuoco.
Questa risposta sinergica, basata sulla professionalità e sulla collaborazione, ha permesso di scongiurare il peggio e testimonia l’impegno costante delle istituzioni per la tutela della sicurezza in mare e la salvaguardia delle risorse umane.
L’episodio rappresenta un monito sulla fragilità delle attività marittime e sull’importanza di una preparazione adeguata e di una risposta rapida ed efficace.