Un’eccezionale perturbazione atmosferica, caratterizzata da precipitazioni intense e grandinate, ha colpito duramente il Piceno, con ripercussioni significative su Grottammare (AP).
L’evento, ben più di un semplice temporale, ha rapidamente evoluto in una vera e propria emergenza idrogeologica, mettendo a dura prova la resilienza della comunità e le infrastrutture locali.
La violenza del fenomeno ha generato un quadro di criticità diffuse, che ha innescato la mobilitazione di risorse umane e strumentali a livello comunale e inter-comunale.
Il sindaco Alessandro Rocchi, consapevole della gravità della situazione, ha prontamente attivato il Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione Civile, configurando un organismo di coordinamento centrale per la gestione dell’emergenza.
Le squadre di intervento, composte dal personale del Servizio Manutenzioni del Comune, dai volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, e supportate da ditte specializzate come Pissta (ripristino sicurezza stradale) e Forlini, hanno lavorato incessantemente.
Alle loro azioni si sono aggiunte quelle di Guardie Zoofile, operatori di Picenambiente, della Polizia Locale, che hanno garantito la sicurezza della circolazione e la gestione delle aree più vulnerabili, e di volontari provenienti da altri gruppi comunali di Protezione Civile, giunti in ausilio dai comuni limitrofi non direttamente colpiti dall’evento meteorologico.
La situazione, particolarmente grave nei quartieri meridionali di Grottammare, come Sud, Ischia I e II, si è aggravata con l’allagamento diffuso e la rottura di una conduttura fognaria del Ciip nella zona di Ascolani.
Un evento che ha amplificato le ripercussioni sull’ambiente e sulla pubblica salute.
Il sottopassaggio ferroviario di via Dante Alighieri è risultato inagibile, con un accumulo d’acqua che ha raggiunto livelli allarmanti, ostacolando la cruciale connessione tra la SS16 e il Lungomare.
La chiusura del tratto di strada tra via Foscolo e via Ponza ha impattato significativamente sulla viabilità cittadina.
L’episodio sottolinea l’importanza di una pianificazione territoriale e di un’adeguata manutenzione delle infrastrutture idrauliche, capaci di mitigare gli effetti di eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti e intensi a causa dei cambiamenti climatici.
La rapida risposta della comunità, l’impegno dei volontari e l’interazione tra enti diversi hanno dimostrato un forte spirito di collaborazione, elementi essenziali per affrontare le sfide poste da un evento di tale portata e per avviare, al più presto, le operazioni di ripristino e la ricostruzione delle aree danneggiate.