Fabriano, cuore pulsante della provincia di Ancona, si conferma una meta turistica in rapida ascesa.
I primi nove mesi dell’anno mostrano un incremento significativo: gli arrivi turistici hanno registrato un balzo del 47%, mentre le presenze, espressione di un interesse sempre più radicato, sono aumentate del 51% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un dato eloquente, che traduce in numeri concreti – 26.205 visitatori e 55.124 pernottamenti – e riflette un’evoluzione nella permanenza media, che si protrae vicina alle due notti, segno di un coinvolgimento più profondo con il territorio.
Questa crescita, sostenuta da un’offerta ricettiva stabile – 115 strutture con 1.251 posti letto – denota una capacità di assorbimento e un’adeguata risposta alla crescente domanda.
L’analisi del fenomeno non si limita alla mera quantificazione, ma si focalizza sulla qualità dell’esperienza offerta, un aspetto cruciale per comprendere il successo di Fabriano come destinazione.
La sindaca Daniela Ghergo sottolinea come questi risultati siano la diretta conseguenza di una strategia di promozione mirata, che valorizza il ricco patrimonio culturale della città.
Il sistema culturale fabrianese si posiziona, di fatto, come un polo di riferimento, capace di attrarre un turismo interessato a scoprire le radici e le tradizioni locali.
Il Museo della carta e della filigrana, elemento distintivo del territorio, mantiene un livello di affluenza notevole, confermato da un incremento superiore al 40% nella partecipazione ai laboratori, stimolato anche dall’introduzione di un ulteriore mastro cartaio.
La Pinacoteca Molajoli, a sua volta, si attesta su un andamento stabile, testimoniando la capacità di fidelizzare un pubblico attento all’arte e alla cultura.
Il consolidamento di questi risultati, a distanza di un anno da un 2024 eccezionale, rappresenta un segnale di fiducia verso Fabriano e verso un modello di turismo che pone al centro l’immersione culturale, la scoperta del territorio e la valorizzazione delle competenze artigianali.
Si tratta di un turismo *slow*, attento alla sostenibilità ambientale, al benessere delle comunità locali e alla creazione di esperienze autentiche e memorabili.
La visione futura si proietta verso un turismo responsabile, in cui la crescita dei flussi non è un obiettivo fine a sé stesso, ma il risultato di un impegno condiviso per la valorizzazione del patrimonio fabrianese e la creazione di un’offerta culturale di eccellenza.
Questa prospettiva apre a nuove opportunità per la città, il suo territorio e le attività economiche legate alla cultura e al turismo, delineando un percorso di sviluppo sostenibile e inclusivo.








