Una nuova luce si accende a Fano, illuminando un percorso di cura e assistenza grazie all’accordo tra il Comune e l’associazione Adamo.
L’ex sede della Creval, un edificio storico situato lungo il viale Adriatico, ora spazio dedicato all’accoglienza e al supporto, si trasforma in un fulcro di speranza per pazienti affetti da patologie oncologiche, malattie rare, demenza senile e altre condizioni croniche che richiedono un’attenzione particolare.
L’assegnazione della struttura, estesa su circa 300 metri quadrati attraverso un comodato d’uso gratuito vinto da Adamo, rappresenta una pietra miliare nella strategia comunale di valorizzazione del patrimonio pubblico.
Questa decisione va oltre la mera gestione immobiliare, incarnando una visione innovativa che integra l’efficienza economica con la responsabilità sociale.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luca Serfilippi, intende così promuovere un modello virtuoso, dove lo spazio pubblico non è solo un asset da sfruttare commercialmente, ma un veicolo per migliorare la qualità della vita dei cittadini più vulnerabili.
L’associazione Adamo, con la sua missione di assistenza domiciliare gratuita, amplierà significativamente le sue capacità operative grazie a questa nuova sede.
La centralità del progetto risiede nella sua capacità di portare sollievo concreto alle persone che lottano quotidianamente contro la malattia, riducendo il peso emotivo e pratico che grava su loro e sulle loro famiglie.
La nuova struttura non sarà solamente un luogo fisico, ma un punto di riferimento per la comunità, un luogo di incontro e di supporto.
L’assessore al patrimonio, Alberto Santorelli, sottolinea come l’iniziativa rifletta una concezione moderna del patrimonio comunale.
“Non si tratta solo di preservare monumenti e opere d’arte, ma di creare valore sociale.
Quando un bene pubblico può generare un impatto positivo sulla vita delle persone, è nostro dovere metterlo a disposizione di chi si impegna a realizzarlo,” dichiara l’assessore.
Questa visione strategica implica un cambio di paradigma, spostando l’attenzione dalla rendita finanziaria alla creazione di benessere collettivo.
L’iniziativa testimonia un impegno concreto verso un modello di sviluppo urbano che pone al centro il benessere dei cittadini, valorizzando le risorse comunali come strumenti di inclusione e solidarietà.
La riqualificazione di un edificio precedentemente inutilizzato a beneficio di chi necessita di cure e assistenza dimostra come la collaborazione tra istituzioni e associazioni possa generare un impatto significativo sulla comunità, offrendo una risposta concreta alle sfide sociali e promuovendo un futuro più equo e solidale.







