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lunedì 27 Ottobre 2025

Hekuran Cumani, Fabriano in lutto: commozione e addio al giovane

Un velo di profonda commozione ha avvolto Fabriano durante i funerali di Hekuran Cumani, il giovane di ventitré anni strappato alla vita in un atto di violenza avvenuto nei pressi dell’Università di Perugia.
La cerimonia, celebrata nel pomeriggio nella maestosa Cattedrale di San Venanzio, ha rappresentato un momento di raccoglimento e di condivisione del lutto che ha colpito la comunità fabrianese.

L’atmosfera era carica di un dolore complesso, intriso di sgomento e di un senso di ingiustizia palpabile.

Il velo di tristezza si è materializzato in un fiume ininterrotto di persone, amici, parenti e vicini, desiderosi di testimoniare il loro affetto e la loro solidarietà verso i familiari di Hekuran. La Cattedrale, simbolo della fede e della storia locale, ha faticato a contenere l’afflusso di persone, testimoniando la vastità del vuoto lasciato dal giovane.
A presiedere la funzione funebre, con parole di conforto e riflessione sulla fragilità della vita e sulla necessità di coltivare valori di pace e rispetto, è stato il parroco don Antonio Ivan Esposito.

Il suo intervento, intriso di umanità e di fede, ha cercato di offrire un barlume di speranza nel momento più buio, invitando alla riflessione sulla responsabilità individuale e collettiva nella prevenzione della violenza.

Un gesto solenne e sentito da parte dell’Amministrazione comunale fabrianese, guidata dalla sindaca Daniela Ghergo, è stato l’ordinanza di abbassare a mezz’asta le bandiere, un simbolo di lutto cittadino e di partecipazione al dolore della famiglia Cumani.

Questo atto formale si è unito al sentimento diffuso di sgomento e alla richiesta, silenziosa ma pressante, di un futuro più sicuro per i giovani.

La perdita di Hekuran, un ragazzo con un futuro davanti a sé, rappresenta una ferita profonda per la comunità.

Il suo ricordo, ora, diventa un monito, un invito a superare le barriere dell’odio e dell’intolleranza, e a costruire una società più giusta e solidale, dove la vita umana sia sempre al centro di ogni attenzione e decisione.

La cerimonia funebre, al di là del dolore, ha rappresentato un atto di resilienza, una testimonianza della forza della comunità fabrianese e della sua volontà di non arrendersi alla violenza.

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