Un’innovativa iniziativa di medicina predittiva sta per trasformare la gestione delle patologie cardiache femminili nelle Marche, grazie all’integrazione di un algoritmo di Intelligenza Artificiale all’avanguardia. Lo studio CANFib (Clinical Artificial iNtelligence model for predicting risk of atrial Fibrillation in women), sviluppato inizialmente negli Stati Uniti, si propone di identificare precocemente le donne a rischio di sviluppare fibrillazione atriale, una delle aritmie più comuni e potenzialmente pericolose, con un approccio personalizzato e proattivo.L’indagine, presentata ufficialmente al G7 Salute di Ancona nell’ottobre 2025, coinvolgerà 500 donne residenti nelle Marche, di età compresa tra i 50 e i 75 anni. Il reclutamento è iniziato il 3 giugno 2025 e si avvale della collaborazione di un network di 12 centri ospedalieri regionali, coordinati dall’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.L’algoritmo, frutto di complessi modelli di machine learning, analizza una vasta gamma di dati clinici, genetici e ambientali, per individuare i fattori di rischio specifici per ciascuna paziente. Questo approccio si discosta radicalmente dalla pratica diagnostica tradizionale, che spesso si basa sull’identificazione di sintomi già manifesti, quando l’aritmia potrebbe già aver causato danni irreversibili.”Si tratta di una vera e propria rivoluzione copernicana nella sanità,” afferma Armando Marco Gozzini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, sottolineando come l’integrazione dell’IA rappresenti un passo fondamentale per migliorare l’efficacia della prevenzione e della cura. “L’intelligenza artificiale non è un elemento a sé stante, ma un alleato strategico che deve essere integrato nel ciclo clinico, potenziando le competenze dei professionisti sanitari.”Il dottor Marco Mazzanti, cardiologo e responsabile scientifico internazionale dello studio CANFib, evidenzia come questa iniziativa incarni i principi di una medicina più inclusiva e tecnologicamente avanzata. “CANFib non è solo un progetto di ricerca, ma un investimento nel futuro della salute delle donne,” spiega Mazzanti. “Rappresenta un ponte tra l’eccellenza italiana e la collaborazione internazionale, accelerando il progresso scientifico a beneficio di pazienti in tutto il mondo.”Il processo di selezione delle partecipanti prevede uno screening iniziale volto a identificare le donne che soddisfano i criteri di inclusione, basati su anamnesi, sintomi e patologie correlate. Le donne reclutate saranno poi sottoposte a un monitoraggio continuo per un periodo di tre mesi, attraverso l’utilizzo di un dispositivo portatile che registrerà parametri fisiologici vitali. Questo periodo di raccolta dati sarà seguito da un monitoraggio a lungo termine, che durerà due anni, per valutare l’accuratezza predittiva dell’algoritmo e l’efficacia degli interventi preventivi personalizzati.Il professor Antonio Dello Russo, direttore della Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’AOU delle Marche, spiega che la fibrillazione atriale, sebbene più frequente negli uomini in età giovanile, assume una rilevanza crescente nelle donne dopo i 70 anni, spesso associata a complicanze più gravi. L’utilizzo dell’IA, già implementato nella clinica per ottimizzare procedure invasive, permette ora di estrarre informazioni cruciali dall’holter esterno, identificando con maggiore precisione le pazienti a rischio e aprendo la strada a strategie terapeutiche mirate. L’obiettivo finale è quello di trasformare la gestione della fibrillazione atriale, passando da un modello reattivo a uno proattivo, in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia e migliorare la qualità della vita delle pazienti.