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giovedì 23 Ottobre 2025

Impianto rifiuti a Jesi: stop, ma Edison non rinuncia

La recente decisione della Conferenza dei Servizi, che ha negato l’approvazione dell’impianto di trattamento rifiuti proposto da Edison Next Recology nella zona di Zipa, Jesi (Ancona), solleva interrogativi significativi sul delicato equilibrio tra sviluppo industriale sostenibile, tutela ambientale e coinvolgimento della comunità locale.
La società, in una dichiarazione, ha voluto chiarire che le verifiche condotte da enti preposti come l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPA), l’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) e i Vigili del Fuoco non avevano evidenziato elementi ostativi alla realizzazione dell’opera.
La decisione, come spesso accade in contesti di questo tipo, sembra essere stata fortemente influenzata dalle resistenze manifestate dalla popolazione residente.
Questa dinamica evidenzia una crescente sensibilità nei confronti di infrastrutture complesse e potenzialmente impattanti, un fenomeno globale che richiede un approccio più inclusivo e trasparente nei processi decisionali.
Edison Next Recology ha sottolineato come il progetto, nel corso delle sue modifiche, abbia integrato risposte concrete alle preoccupazioni espresse dalla comunità.

Le revisioni hanno comportato l’eliminazione della gestione dell’amianto, un aspetto particolarmente sensibile, l’esclusione della lavorazione di rifiuti organici putrescibili, la rimozione della linea di miscelazione dei rifiuti liquidi e una significativa riduzione delle dimensioni delle strutture.

Queste modifiche, pur rappresentando un impegno verso la mitigazione degli impatti, non sembrano essere state sufficienti a dissipare i dubbi e le opposizioni.

La società ribadisce che l’impianto, concepito con tecnologie all’avanguardia per il recupero di risorse e la riduzione dei rifiuti destinati alla discarica, avrebbe contribuito a colmare una lacuna cruciale nella gestione dei rifiuti nella Regione Marche, un sistema che necessita di soluzioni innovative per garantire la sostenibilità ambientale ed economica.

La mancata realizzazione dell’opera, pertanto, priva la regione di potenziali benefici che andrebbero ben oltre la mera gestione dei rifiuti, toccando aspetti fondamentali come la creazione di nuove opportunità di lavoro, lo stimolo all’economia locale e il rafforzamento della competitività delle imprese marchigiane, elementi vitali per lo sviluppo futuro del territorio.
La vicenda pone ora Edison Next Recology di fronte a una scelta strategica complessa.
La nota della società conclude con la riserva di valutare le prossime azioni, un segnale che indica la volontà di non rinunciare immediatamente a un investimento potenzialmente significativo per la regione, ma che dovrà necessariamente tenere conto della sensibilità e delle preoccupazioni espresse dalla comunità locale, aprendo ad un dialogo costruttivo per trovare soluzioni condivise e sostenibili nel lungo periodo.

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