lunedì 28 Luglio 2025
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Inchiesta a Pesaro: interrogati 24 indagati, al centro Esposto.

L’inchiesta che coinvolge il Comune di Pesaro ha preso ufficialmente il via con gli interrogatori degli indagati, un numero considerevole, pari a ventiquattro persone, facenti riferimento a presunte irregolarità negli affidamenti di incarichi e servizi durante le precedenti legislature.
Al centro dell’attenzione, e primo a essere sentito dagli inquirenti questa mattina, figura Stefano Esposto, figura apicale di due organizzazioni non profit, Opera Maestra e Stella Polare, individuate come beneficiarie di finanziamenti comunali per un ammontare complessivo stimato in circa cinquecentomila euro nel periodo compreso tra il 2019 e il 2024.

La vicenda, caratterizzata da un’intensa copertura mediatica, solleva interrogativi complessi riguardo alla gestione delle risorse pubbliche e alla trasparenza degli affidamenti, elementi cruciali per il corretto funzionamento di un’amministrazione comunale.
L’interesse suscitato dal caso non si limita alla dimensione locale, ma investe principi più ampi legati all’etica pubblica e alla responsabilità dei decisori politici.

L’avvocato Gherardo Saragoni Lunghi, legale di Esposto, ha declinato ogni commento diretto da parte del suo assistito, sottolineando la necessità di un’analisi approfondita della documentazione in possesso dell’accusa prima di poter fornire qualsiasi dichiarazione.
“Siamo ancora in una fase preliminare”, ha affermato l’avvocato, “e intendiamo esaminare scrupolosamente ogni elemento probatorio prima di esprimere valutazioni o fornire resoconti del colloquio con i magistrati.

“Saragoni Lunghi ha inoltre evidenziato la delicatezza del procedimento, legato alla forte risonanza mediatica che lo circonda.

“Si tratta di un’indagine che richiede un’attenta gestione, data la pressione che inevitabilmente grava sul caso,” ha dichiarato, ribadendo l’importanza di permettere alla giustizia di svolgere il suo corso con la dovuta serenità e indipendenza.
L’avvocato ha anticipato che, una volta concluso l’iter investigativo, i documenti relativi al caso saranno resi pubblici, consentendo una piena trasparenza e un’analisi approfondita da parte dell’opinione pubblica.
L’inchiesta, al di là delle accuse specifiche, pone l’attenzione sulla necessità di rafforzare i controlli interni e i meccanismi di accountability all’interno degli enti pubblici, al fine di prevenire derive illegali e garantire un utilizzo corretto e responsabile delle risorse destinate alla collettività.

Il caso di Pesaro si configura, in questo senso, come un campanello d’allarme, spingendo a una riflessione più ampia sul rapporto tra politica, amministrazione e società civile.
La tutela della legalità e la garanzia di una gestione efficiente e trasparente rappresentano imperativi imprescindibili per il mantenimento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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