Un grave incidente ha coinvolto un uomo di 44 anni questa mattina all’aviosuperficie di San Marco, situata nelle Paludi di Fermo, sollevando interrogativi sulla sicurezza delle operazioni di manutenzione di aeromobili ultraleggeri.
La dinamica precisa dell’accaduto è ancora in fase di ricostruzione, ma le prime indicazioni suggeriscono che il ferimento, di notevole gravità, sia derivato da un movimento inatteso dell’elica di un parapendio durante un intervento di manipolazione.
L’impatto ha causato lesioni significative alla mano dell’uomo, rendendo necessario un intervento medico tempestivo e specializzato.
La Croce Azzurra di Porto San Giorgio è stata la prima a rispondere alla chiamata di soccorso, prestando i primi trattamenti sul posto.
Tuttavia, la complessità delle ferite e la potenziale necessità di ulteriori accertamenti hanno rapidamente reso evidente la necessità di un trasferimento urgente in un centro ospedaliero di riferimento.
La situazione ha richiesto l’attivazione dell’eliambulanza, che ha raggiunto l’aviosuperficie in un’operazione delicata, atterrando in condizioni di emergenza.
Il paziente è stato stabilizzato a bordo e successivamente trasportato all’ospedale Torrette di Ancona, dove proseguono le cure e gli approfondimenti diagnostici.
L’aviosuperficie di San Marco, un luogo di passione e sfida per gli appassionati di volo, assume una particolare risonanza alla luce di un precedente evento tragico.
È lo stesso punto di decollo da cui, il 17 luglio scorso, il leggendario Felix Baumgartner, pioniere delle sfide estreme nell’ambito del volo, intraprese l’ultimo volo che lo condusse, purtroppo, a precipitare con un parapendio a motore a Porto Sant’Elpidio.
Questo collegamento, seppur indiretto, inevitabilmente amplifica l’attenzione sull’importanza di rigorose procedure di sicurezza e sulla necessità di una costante valutazione dei rischi associati alle attività aeronautiche, in particolare quando si tratta di operazioni di manutenzione e manipolazione di apparecchiature complesse come le eliche dei parapendio.
L’incidente di oggi riapre, quindi, un dibattito cruciale sulla sicurezza del volo ultraleggero e sulla prevenzione di eventi che possano mettere a rischio l’incolumità degli operatori e degli appassionati.







