Un accordo di sistema, delineato dopo un percorso negoziale complesso, ha segnato una tappa significativa nel rapporto tra l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno e la dirigenza sanitaria. La recente intesa, frutto di un dialogo costruttivo che ha coinvolto le rappresentanze sindacali, definisce i parametri economici relativi ai contratti collettivi integrativi per gli anni 2023 e 2024, estendendosi anche alla gestione dei residui di finanziamento accumulati negli anni precedenti. L’accordo, siglato presso la struttura ospedaliera Madonna del Soccorso, avrà un impatto diretto su circa 500 professionisti, comprendenti medici e dirigenti sanitari, e risponde a una pressante necessità di chiarezza e prevedibilità nella gestione delle risorse umane.L’intesa non si limita a una mera ripartizione di fondi; essa incarna un approccio strategico volto a consolidare un clima di collaborazione e a incentivare la performance. La definizione precisa dei criteri di erogazione della retribuzione di risultato, infatti, mira a premiare l’impegno professionale e a promuovere l’eccellenza nella cura del paziente, allineandosi con gli obiettivi di miglioramento continuo che caratterizzano l’evoluzione del sistema sanitario nazionale. Il direttore generale, Antonello Maraldo, ha sottolineato come questo accordo rappresenti un elemento cruciale per assicurare condizioni di lavoro dignitose e un ambiente professionale sereno, fattori imprescindibili per attrarre e trattenere talenti nel settore sanitario, in un contesto demografico e lavorativo in continua trasformazione.La direzione aziendale ha deliberatamente optato per un approccio coordinato a livello regionale, in coerenza con le direttive emanate dagli organi competenti e nel rispetto delle normative vigenti. Un focus particolare è stato posto sulla necessità di affrontare il debito residuo del 2019, una questione irrisolta che ha generato incertezza e risentimento tra il personale sanitario. La pre-intesa raggiunta costituisce un primo passo verso la risoluzione di questa problematica, sebbene la sua definitiva attuazione dipenda dalla certificazione del collegio sindacale, che ne dovrà attestare la piena conformità agli obblighi di legge e la sostenibilità finanziaria a medio-lungo termine.L’erogazione dei primi benefici economici è attualmente prevista per il periodo tra agosto e settembre del 2025, con il saldo finale dilazionato nei mesi successivi. Questo cronoprogramma, pur se diluito nel tempo, mira a garantire una gestione oculata delle risorse e a evitare impatti negativi sulla stabilità finanziaria dell’azienda sanitaria. L’accordo, nel suo complesso, testimonia la volontà di superare le criticità pregresse e di costruire un futuro più equo e trasparente per il personale sanitario, con un impatto positivo sulla qualità dei servizi offerti alla comunità. Si auspica che questo modello negoziale possa fungere da esempio per altre realtà sanitarie, promuovendo un approccio collaborativo e orientato al benessere del personale e al miglioramento continuo del sistema sanitario.