mercoledì 17 Settembre 2025
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Ancona

Istituti professionali: Valditara cambia rotta e rivaluta il futuro.

L’idea che i percorsi di istruzione tecnico-professionale relegino i giovani a un ruolo marginale o li condanni a un futuro limitato costituisce un pregiudizio pericoloso, un’errata percezione che occorre radicalmente superare.

Questa constatazione, espressa con forza dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante una visita all’Istituto Professionale Commerciale Podesti Calzecchi Onesti di Ancona, evidenzia una profonda necessità di rivalutazione del ruolo cruciale che queste scuole svolgono nella costruzione del tessuto economico e sociale del nostro Paese.

Troppo a lungo, in Italia, l’enfasi è stata posta sull’istruzione accademica, alimentando una narrativa che equipara il percorso universitario a una sorta di “via privilegiata” verso il successo, mentre i percorsi tecnico-professionali venivano percepiti, ingiustamente, come alternative di “seconda scelta”.
Questa visione distorta ha contribuito a svalorizzare le competenze pratiche, le abilità specialistiche e la formazione orientata al mondo del lavoro, elementi fondamentali per rispondere alle reali esigenze del mercato e per promuovere l’innovazione.

La realtà, come dimostrano i dati provenienti da contesti internazionali, è diametralmente opposta.

In molte nazioni avanzate, l’istruzione tecnico-professionale è considerata una leva strategica per la crescita economica, un motore di occupabilità e un fattore determinante per l’attrattività del territorio.

La domanda di tecnici specializzati, di artigiani qualificati e di professionisti con competenze specifiche è in costante aumento, e le scuole che sanno formare figure competenti e flessibili sono sempre più richieste.

La visita del Ministro Valditara all’Istituto di Ancona non è un caso isolato, ma un segnale forte di un cambio di paradigma in atto.

Si tratta di riconoscere che la formazione professionale non è semplicemente un percorso di preparazione al lavoro, ma un investimento sul futuro del Paese, un modo per creare opportunità, ridurre le disuguaglianze e promuovere l’inclusione sociale.

È necessario, pertanto, lavorare per smantellare i pregiudizi, per promuovere una cultura della valorizzazione delle competenze, per incentivare la collaborazione tra scuole, imprese e territorio.

Occorre investire in nuove tecnologie, in laboratori all’avanguardia, in docenti specializzati, in progetti di alternanza scuola-lavoro, per garantire una formazione di alta qualità, in linea con le esigenze del mercato e le sfide del futuro.
La sfida è quella di costruire un sistema scolastico più equo, inclusivo e orientato al successo di tutti gli studenti, indipendentemente dal percorso scelto.
Un sistema che riconosca il valore del lavoro manuale, l’importanza delle competenze tecniche e la necessità di formare cittadini consapevoli, responsabili e pronti ad affrontare le sfide del domani.
Il futuro del nostro Paese passa anche, e soprattutto, attraverso la valorizzazione dell’istruzione tecnico-professionale.

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