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Laghi Marchigiani: Luci e Ombre nel Monitoraggio di Legambiente

I laghi marchigiani si sottopongono al vaglio del monitoraggio “Goletta dei Laghi”, un’indagine periodica condotta da Legambiente che ne valuta la qualità delle acque.
I risultati, presentati recentemente a Cingoli, delineano un quadro misto, con luci e ombre che impongono una riflessione approfondita sulla gestione delle risorse idriche regionali.

L’analisi ha coinvolto i bacini di Fiastra e Castreccioni, entrambi localizzati nella provincia di Macerata, e il lago di Talvacchia, situato nel territorio ascolano.

Mentre Fiastra e Castreccioni confermano una tendenza positiva, un andamento già riscontrato negli anni precedenti (2023 e 2024), il lago di Talvacchia rivela un’anomalia significativa: un’area specifica, precisamente il punto di confluenza con il fiume Castellano, risulta caratterizzata da livelli di inquinamento che superano le soglie di accettabilità.

Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, sottolinea come questa criticità possa essere intrinsecamente legata alle pratiche di trattamento delle acque reflue provenienti dal fiume Castellano, che poi defluiscono nel lago.

Un’efficace gestione delle acque reflue è cruciale per salvaguardare la salute degli ecosistemi lacustri.

Quando gli impianti di depurazione operano in modo inefficiente o si verificano scarichi abusivi e incontrollati, l’acqua si arricchisce di sostanze inquinanti con ripercussioni tangibili.
Questi effetti si manifestano non solo in termini di compromissione della balneabilità e di altre utilizzazioni dell’acqua, ma anche, e non meno gravemente, a livello di biodiversità.

L’equilibrio ecologico di un lago è delicato e facilmente perturbabile dall’introduzione di agenti esterni inquinanti, che possono alterare la catena alimentare e ridurre la varietà delle specie presenti.

La presenza di una spiaggia frequentata nelle vicinanze del punto inquinato rende la questione ancora più urgente.

La salvaguardia della salute umana e la tutela dell’ambiente sono priorità ineludibili, che richiedono un approccio integrato e proattivo.
Il monitoraggio di Goletta dei Laghi, pertanto, non è solo un’istantanea della qualità delle acque, ma un campanello d’allarme che sollecita un’azione mirata.
È necessario un controllo più stringente del fiume Castellano, al fine di individuare e neutralizzare le fonti di inquinamento.

Inoltre, occorre investire in tecnologie e infrastrutture più efficienti per il trattamento delle acque reflue, garantendo la loro depurazione completa prima che vengano rilasciate nell’ambiente.

Solo attraverso un impegno costante e condiviso sarà possibile preservare la bellezza e la vitalità dei laghi marchigiani, un patrimonio naturale di inestimabile valore per la regione e per le generazioni future.

La sostenibilità ambientale non è un optional, ma un imperativo categorico.

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