lunedì 22 Settembre 2025
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Loreto, omicidio Sorrentino: GIP convalida custodia cautelare

La vicenda che ha scosso la comunità di Loreto, in provincia di Ancona, si infittisce con la decisione del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Carlo Masini, che ha rigettato la convalida del fermo nei confronti di Matteo Borrelli, 37 anni, ma ha disposto la sua detenzione in carcere.

Borrelli è accusato dell’omicidio volontario di Ettore Alessandro Sorrentino, 45enne originario di Castelfidardo, ritrovato senza vita all’interno del box auto situato in via Altotting 4, residenza condivisa con la compagna e i figli dell’indagato.
La scoperta del corpo, avvenuta venerdì scorso, ha immediatamente innescato un’indagine serrata condotta dai Carabinieri, che hanno portato al fermo di Borrelli.
Sebbene il GIP abbia escluso la sussistenza di un pericolo di fuga, elemento che avrebbe potuto giustificare la convalida del fermo, ha ritenuto necessari ulteriori accertamenti e la custodia cautelare in attesa di processo.

La decisione riflette la gravità delle accuse e la necessità di preservare l’integrità delle indagini.

L’udienza preliminare, a cui Borrelli ha partecipato scortato dalla Polizia Penitenziaria, ha visto l’indagato fornire la sua versione dei fatti, giudicata poco convincente.
Assistito dalla propria avvocata, Maila Catani, Borrelli ha formalmente negato l’accusa di omicidio, sollevando interrogativi sulla dinamica degli eventi e sul suo presunto coinvolgimento.
La sua difesa si troverà ora a dover smentire gli elementi a carico, costruendo una narrazione alternativa che possa gettare un’ombra di dubbio sulla sua colpevolezza.

Al fine di accertare con precisione le cause e i tempi della morte, il GIP ha disposto l’esecuzione di un’autopsia, affidata alle dottoresse Loredana Buscemi ed Eva Montanari.
L’esame medico-legale sarà cruciale per determinare la natura delle lesioni, stabilire con certezza il momento del decesso e raccogliere indizi che possano confermare o smentire la ricostruzione degli inquirenti.

La condizione avanzata di decomposizione del corpo rende l’analisi particolarmente complessa, ma fondamentale per la ricostruzione della vicenda.

Le indagini, tuttora in corso, si concentrano ora sull’identificazione del movente.
Tra le ipotesi formulate dagli inquirenti, quella legata a un contenzioso economico, forse derivante da debiti pregressi, emerge come una delle più probabili.

Si ritiene che Borrelli e Sorrentino si fossero incontrati per discutere di questa questione, che degenerò poi in un tragico scontro.

L’arma utilizzata per colpire la vittima alla testa è un altro elemento chiave da chiarire, poiché la sua identificazione potrebbe fornire indizi preziosi per ricostruire la dinamica del crimine e attribuire la responsabilità.
Parallelamente, si stanno verificando i rapporti tra Borrelli e la compagna, al fine di escludere o confermare il suo coinvolgimento nella vicenda, pur rimanendo, per ora, estranea alle indagini.

La comunità attende con ansia ulteriori sviluppi per comprendere appieno la tragicità di questa storia.

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