La comunità ascolana è stata colpita da un lutto improvviso e inaspettato: Pasquale Allevi, stimato medico e figura di spicco nella storia amministrativa di Folignano, si è spento improvvisamente la sera del [data], mentre partecipava a un’amichevole partita di padel presso il centro sportivo di Ancarano, in provincia di Teramo.
La sua scomparsa, avvenuta in circostanze drammatiche, ha generato profondo cordoglio e interrogativi sulla sicurezza di un’attività sportiva in rapida diffusione.
Secondo le ricostruzioni preliminari, l’evento fatale è stato innescato da un trauma cranico derivante da un impatto violento della testa contro la cinta perimetrale del campo da padel.
La struttura, in materiale composito e progettata per delimitare lo spazio di gioco, pur apparentemente innocua, ha agito da superficie rigida e ineluttabile, amplificando le conseguenze del movimento inatteso e improvviso che ha coinvolto il dottor Allevi.
La dinamica precisa dell’incidente è ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.
Si ipotizza un’inattesa perdita di equilibrio, un movimento brusco o una reazione a un pallone, che hanno portato il medico a impattare con forza contro la barriera.
La rapidità degli eventi e l’imprevedibilità del trauma hanno reso impossibile una reazione immediata e un intervento tempestivo.
La morte improvvisa di Pasquale Allevi solleva questioni cruciali in merito alla sicurezza degli impianti sportivi, in particolare quelli dedicati a discipline relativamente nuove come il padel.
Sebbene il padel sia generalmente considerato uno sport accessibile e adatto a diverse fasce d’età, l’incidente evidenzia la necessità di una valutazione approfondita delle misure di sicurezza adottate, con particolare attenzione all’altezza, alla composizione e al grado di ammortizzazione delle barriere perimetrali.
L’episodio, oltre al dolore per la perdita di una figura carismatica e competente, potrebbe innescare un dibattito più ampio sulla responsabilità dei gestori degli impianti sportivi, sulla necessità di protocolli di sicurezza specifici per il padel e sulla sensibilizzazione degli atleti riguardo ai potenziali rischi, anche in attività considerate a basso impatto.
La scomparsa del dottor Allevi rappresenta una tragica perdita per la sua famiglia, per la comunità medica ascolana e per l’intera cittadinanza di Folignano, dove aveva lasciato un segno significativo con il suo impegno civico e professionale.
Si tratta di una perdita irreparabile che ci invita a riflettere sulla fragilità della vita e sulla necessità di promuovere la sicurezza in ogni ambito, dallo sport alla vita quotidiana.







