martedì 23 Settembre 2025
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Macerata: l’Università condanna i conflitti e offre borse di studio

Il Senato Accademico dell’Università di Macerata, recependo una sollecitazione avanzata dal Rettore John McCourt, ha espresso, con voto unanime, una dichiarazione ufficiale di posizione in merito ai conflitti in atto in Gaza e in Ucraina.

Questa decisione, lungi dall’essere una mera formalità, si configura come un atto di responsabilità civile e accademica, volto a riaffermare i principi fondanti dell’istituzione universitaria come baluardo di valori umanitari e di ricerca della pace.
La posizione dell’Università, in riferimento al conflitto israelo-palestinese, si articola in una condanna univoca e inequivocabile di entrambe le componenti.
Pur riconoscendo la necessità di contrastare gli atti di terrorismo perpetrati da Hamas, l’Ateneo esprime profonda preoccupazione e riprovazione per le azioni del Governo israeliano, evidenziando le reiterate violazioni del diritto internazionale, ampiamente documentate da organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, la Corte Penale Internazionale e l’Unione Europea.

Tale condanna non è un giudizio unilaterale, bensì una presa di posizione basata sull’analisi critica dei fatti e sulla tutela dei diritti umani.
In risposta a questa situazione drammatica, l’Università di Macerata annuncia l’istituzione di cinque borse di studio dedicate a studenti e studentesse provenienti dalla Striscia di Gaza, un gesto concreto di solidarietà integrato nel programma più ampio promosso dalla CRUI-IUPALS (Italian Palestinian University Network).
Questa iniziativa, finanziata da diversi atenei aderenti, testimonia l’impegno dell’Università a offrire opportunità di studio e di futuro a giovani che vivono in contesti di grave instabilità e privazione.
L’attenzione si focalizza, inoltre, sulla profonda tragica dimensione umana del conflitto, con particolare riferimento alla devastante perdita di vite innocenti, soprattutto donne e bambini, e alla distruzione di infrastrutture civili essenziali come ospedali, scuole e sedi universitarie.

L’Ateneo lancia un appello urgente al cessate il fuoco immediato, all’apertura di corridoi umanitari sicuri e stabili, al rilascio degli ostaggi e al rispetto del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, nella prospettiva di una soluzione politica duratura che preveda la coesistenza pacifica e il riconoscimento reciproco dei diritti, attraverso la realizzazione di due Stati indipendenti che garantiscano la sicurezza e la prosperità di entrambi i popoli.
Analogamente, il Senato Accademico condanna con fermezza l’aggressione militare della Federazione Russa contro l’Ucraina, un atto di aperta violazione della Carta delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali del diritto internazionale.
L’impegno dell’Università si traduce in azioni concrete per promuovere la pace e la giustizia: iniziative accademiche e culturali volte a diffondere una cultura della non-violenza e del dialogo interculturale, una vigilanza rigorosa sui partenariati scientifici per prevenire qualsiasi forma di complicità in violazioni del diritto internazionale e l’adozione di criteri stringenti nell’esclusione di collaborazioni con istituzioni israeliane e russe che non abbiano manifestato pubblicamente una dissociazione dalle politiche dei rispettivi governi.
Si intende, altresì, favorire l’accoglienza e la mobilità di studenti e ricercatori provenienti dalle aree colpite, offrendo loro un ambiente sicuro e stimolante per continuare i loro studi e le loro ricerche.

Il Rettore McCourt sottolinea l’importanza di agire con coerenza e concretezza, privilegiando l’azione e la testimonianza rispetto alla retorica e alle dichiarazioni di principio.

L’impegno dell’Università si rivolge, in particolare, alla difesa del ruolo della conoscenza come strumento di progresso e di emancipazione, al rafforzamento del senso critico degli studenti e alla promozione di una cultura del dialogo e della cooperazione, elementi imprescindibili per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico.

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