L’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche si appresta a ridefinire il suo profilo tecnologico e clinico, con un piano di investimenti strategici che segna un punto di svolta per l’offerta di servizi sanitari regionali. Il bilancio di metà mandato del Direttore Generale Armando Marco Gozzini rivela un impegno significativo, traducibile in un investimento di 25,3 milioni di euro destinati all’acquisizione di 2.532 nuove apparecchiature biomediche. Questa cifra non rappresenta un mero dato economico, bensì un catalizzatore per l’evoluzione delle capacità diagnostiche, terapeutiche e chirurgiche dell’istituzione.L’acquisizione di queste tecnologie avanzate si inserisce in un contesto più ampio di modernizzazione del sistema sanitario, mirato a ridurre i tempi di attesa, migliorare la precisione delle diagnosi e personalizzare i trattamenti. L’investimento abbraccia un ampio spettro di discipline, dall’imaging avanzato, con sistemi di risonanza magnetica e tomografia computerizzata di ultima generazione, a nuove strumentazioni per la cardiologia interventistica e la medicina nucleare, fino a soluzioni innovative per la terapia intensiva e il monitoraggio continuo dei pazienti.Un tassello fondamentale di questo piano di sviluppo è rappresentato dall’introduzione di una nuova piattaforma robotica chirurgica Da Vinci. L’acquisizione di un secondo robot, potenziato dall’integrazione dell’Intelligenza Artificiale, proietta l’ospedale all’avanguardia delle tecniche chirurgiche minimamente invasive. L’IA, applicata alla chirurgia robotica, non si limita a facilitare la precisione del chirurgo, ma contribuisce anche all’analisi in tempo reale dei dati fisiologici del paziente, alla pianificazione pre-operatoria personalizzata e alla simulazione di scenari complessi, con l’obiettivo di ottimizzare i risultati clinici e ridurre i rischi post-operatori.Questa iniziativa si allinea con le tendenze globali che vedono la chirurgia robotica guidata dall’IA diventare sempre più diffusa, offrendo vantaggi significativi in termini di riduzione del trauma chirurgico, diminuzione dei tempi di recupero, migliore controllo del dolore e, potenzialmente, un aumento della sopravvivenza in alcune patologie. L’adozione di queste tecnologie, inoltre, implica un’importante riqualificazione del personale sanitario, con la formazione di specialisti in grado di utilizzare e gestire al meglio le nuove apparecchiature, garantendo così un impatto positivo e duraturo sull’intera comunità marchigiana. Si tratta di un investimento nel futuro, che mira a consolidare il ruolo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche come centro di eccellenza nel panorama sanitario nazionale.
Marche: 25 Milioni per l’Innovazione Sanitaria e la Robotica Chirurgica
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