sabato 20 Settembre 2025
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Marche: Acquaroli contro l’effervescenza del centrosinistra

Le recenti visite di esponenti del centrosinistra nelle Marche rappresentano, a detta del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, un fenomeno inatteso, quasi una rivelazione per la classe dirigente nazionale.
Un’assenza pregressa, sottolinea il governatore, che contrasta con l’attuale effervescenza di attenzione verso la regione, in particolare in un contesto elettorale cruciale per la sua permanenza in carica.

La strategia comunicativa dell’avversario, Matteo Ricci, che accusa Acquaroli di celarsi dietro figure politiche di spicco, in primis la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, viene così interpretata come un’ammissione di una precedente scarsa presenza e coinvolgimento sul territorio marchigiano.
L’immagine evocata da Acquaroli è quella di un’attenzione tardiva, quasi opportunistica, che contrasta con le difficoltà e le problematiche affrontate dalla regione in passato.

Una fase, implicitamente, in cui la presenza e il supporto della leadership nazionale del centrosinistra sono apparsi limitati, lasciando in eredità questioni irrisolte che oggi vengono affrontate con maggiore impegno.
La visita della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, con un intenso programma di incontri in diverse località marchigiane, da Pergola a Macerata, conferma questa rinnovata presenza, alimentando, secondo Acquaroli, una dinamica che, seppur tardiva, è degna di nota.

In risposta alle domande relative ai sondaggi, Acquaroli manifesta un cauto ottimismo, esprimendo apprezzamento per il sentiment positivo riscontrato durante i suoi spostamenti in tutta la regione, dall’entroterra alla costa.

Pur riconoscendo l’importanza del consenso popolare, il Presidente sottolinea la necessità di un concreto impegno civico: l’esito del voto, fissato per il 28 e il 29, dipenderà dalla partecipazione attiva dei cittadini che desiderano confermare la continuità di un “buon governo”, come egli stesso lo definisce.
L’appello è esplicito: la fiducia popolare si traduce in voto, un atto di responsabilità che determina il futuro amministrativo della regione.
La rinnovata visibilità dei leader del centrosinistra, pertanto, si scontra con la necessità di un atto compiuto, la scelta consapevole di un percorso già intrapreso.

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