Un’aspra ondata di maltempo, scaturita da una perturbazione di origine atlantica, ha investito le Marche nel tardo pomeriggio, lasciando un’impronta tangibile e diffusa su un territorio già provato da eventi sismici recenti. L’Anconetano, la provincia di Pesaro Urbino e la fascia costiera di Ascoli Piceno hanno subito le conseguenze più pesanti di raffiche di vento impetuose, capaci di generare danni infrastrutturali e situazioni di emergenza.La violenza del vento ha innescato una serie di reazioni a catena, manifestandosi in un quadro di disagi che ha costretto i Vigili del Fuoco a intervenire con circa ottanta operazioni in tutta la regione. Il bilancio preliminare evidenzia una vulnerabilità strutturale del territorio, esacerbata dalla presenza di alberi ad alto fusto, spesso in condizioni fitosanitarie precarie, che si sono sradicati, ostruendo la circolazione e mettendo a rischio l’incolumità pubblica. Le province di Pesaro Urbino e Ancona, in particolare, si sono trovate a gestire un picco di richieste di soccorso, con segnalazioni concentrate su alberi caduti su strade provinciali e comunali, spesso in prossimità di abitazioni e attività commerciali. Il vento ha inoltre compromesso la stabilità di strutture temporanee, come gazebi e tendoni, utilizzati per eventi e attività commerciali, creando situazioni di pericolo potenziale.Un episodio particolarmente grave si è verificato sulla Strada della Grotta, nel tratto compreso tra Posatora e Torrette, dove la caduta di un albero ha provocato un tamponamento a catena. La dinamica ha visto un’autovettura, guidata da una donna, costretta a frenare bruscamente per evitare l’ostacolo, venendo a sua volta colpita da un altro veicolo che la seguiva. Fortunatamente, nonostante l’impatto, i conducenti hanno riportato solo ferite lievi, grazie anche all’efficace reazione di entrambi. L’intervento dei Vigili del Fuoco è stato fondamentale per rimuovere la pianta e ripristinare la transitabilità, mentre la Polizia Municipale ha dovuto gestire ulteriori criticità in diverse zone della città, tra cui la chiusura temporanea di via Montagnola e via Santo Stefano, a causa della caduta di piante.L’evento meteorologico ha messo in luce non solo la necessità di una più accurata manutenzione del patrimonio arboreo, con particolare attenzione alla verifica della stabilità e alla rimozione di esemplari pericolanti, ma anche l’importanza di rafforzare i sistemi di allerta precoce e di predisporre piani di emergenza più efficaci, capaci di rispondere prontamente alle esigenze della popolazione e di proteggere le infrastrutture vitali. L’analisi dei danni e la pianificazione di interventi di ripristino, unitamente a una riflessione approfondita sulle cause scatenanti, si rendono imperativi per garantire la resilienza del territorio e prevenire future emergenze.
Marche, maltempo impetuoso: danni e disagi diffusi
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