Un Modello Marchigiano per la Legalità e l’Innovazione nel Pubblico ImpiegoIl convegno “Il Cantiere Digitale: un Cantiere Intelligente”, tenutosi all’Università di Macerata, ha consacrato la regione Marche come un punto di riferimento nazionale per l’adozione di pratiche virtuose nella gestione degli appalti pubblici e nella prevenzione della corruzione. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, ha rappresentato un’occasione per illustrare i risultati concreti derivanti dal Protocollo d’intesa siglato il 6 aprile 2023, un accordo inedito che unisce il Ministero dell’Interno, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e la Regione Marche, creando un ponte strutturale tra istituzioni centrali e amministrazioni locali.Questa collaborazione, che si presenta come la prima a livello nazionale per la sua sistematicità e l’approccio integrato, si è rivelata un catalizzatore per l’innovazione e la trasparenza, incarnando un modello che va ben oltre la semplice adesione a protocolli standard. La partecipazione di figure chiave come il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, i Sottosegretari Emanuele Prisco e Lucia Albano, il Commissario Straordinario Guido Castelli, il Comandante Fabrizio Cuneo e la Consigliera ANAC Consuelo Del Balzo, oltre ai collegamenti in remoto con il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e il Presidente ANAC Giuseppe Busia, testimonia l’importanza strategica riconosciuta a questo approccio.Il modello marchigiano si fonda sulla sinergia tra digitalizzazione, legalità e qualità del lavoro, soprattutto nel contesto della ricostruzione post-sisma, che rappresenta il più vasto cantiere in Europa. Un elemento distintivo è l’introduzione del “badge di cantiere”, uno strumento semplice ma efficace che mira a tutelare i lavoratori, garantire la trasparenza e replicabile in altre opere di rilevanza nazionale, come il cantiere delle Olimpiadi Milano-Cortina. L’obiettivo è chiaro: non limitarsi a riparare danni materiali, ma restituire dignità e opportunità alle comunità colpite, contrastando lo spopolamento e promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Il “cantiere digitale” si configura quindi come una vera e propria visione strategica che pone al centro le persone, coniugando progresso tecnologico e tutela dei diritti fondamentali.Il Presidente Acquaroli ha sottolineato come la regione Marche sia orgogliosa di essere riconosciuta come esempio di trasparenza e legalità, un traguardo cruciale per affrontare le sfide della ricostruzione post-sisma, integrate dagli interventi post-alluvione e dai nuovi investimenti infrastrutturali. Si tratta di un impegno che richiede la massima vigilanza e l’attivazione di tutte le sinergie possibili per prevenire infiltrazioni criminali, garantendo l’efficienza della macchina amministrativa e ottimizzando l’utilizzo di risorse ingenti.Il Sottosegretario Prisco ha evidenziato come l’esperienza marchigiana rappresenti un modello da replicare a livello nazionale, riconosciuto anche da agenzie internazionali come Fitch. Il Sottosegretario Albano ha, a sua volta, ribadito l’attenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze verso questo progetto innovativo, ritenendolo un punto di riferimento fondamentale per l’intero Paese.L’analisi dei risultati ottenuti nei due anni di implementazione del Protocollo d’intesa rivela un percorso di miglioramento continuo: incremento dei processi digitalizzati, ampliamento delle misure preventive, adozione di checklist operative, modelli per la dichiarazione dei conflitti di interesse, e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente. Il 2025 sarà dedicato all’aggiornamento degli strumenti digitali, in linea con il nuovo Codice dei Contratti, con particolare attenzione alla prevenzione di frodi e doppio finanziamento nei contratti pubblici. In definitiva, il modello marchigiano si configura come una best practice che invita a ripensare il ruolo della pubblica amministrazione, promuovendo un approccio proattivo, trasparente e orientato al benessere delle comunità.
Marche, modello virtuoso per legalità e innovazione nel pubblico impiego.
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