Un’azione sinergica tra Polizia Locale e professionisti sanitari ha dato vita a un progetto innovativo nelle Marche, destinato a rivoluzionare l’approccio alla sicurezza stradale e al contrasto degli abusi di sostanze psicoattive. Dal marzo in corso, circa mille controlli hanno evidenziato una preoccupante tendenza all’uso improprio di alcol, droghe e sostanze psicotrope, alimentando la necessità di interventi mirati e di ampio respiro.Il progetto pilota, un’iniziativa unica in regione e tra le prime nel Centro Italia, coinvolge direttamente la Polizia Locale di Ancona e i medici dell’Azienda Ospedali Riuniti di Torrette, con l’obiettivo di prevenire e reprimere i reati di guida in stato di ebbrezza (art. 186 C.d.S.) e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 187 C.d.S.). La sua genesi è legata ad un bando ministeriale vinto dal Comune, che ha permesso di investire in formazione specialistica per il personale, campagne di sensibilizzazione nelle scuole e, soprattutto, l’implementazione di controlli sistematici supportati dalla presenza congiunta di forze dell’ordine e professionisti sanitari. Otto agenti di Polizia Locale e tredici medici hanno collaborato attivamente per un periodo triennale, in un’operazione che supera i tradizionali controlli stradali.L’innovazione risiede nell’integrazione delle competenze: le pattuglie della Polizia Locale fermano i veicoli, mentre i medici eseguono test preliminari per la rilevazione di alcol e sostanze. I risultati positivi vengono confermati da prelievi salivari inviati a un laboratorio analisi per un approfondimento diagnostico e clinico. Oltre all’aspetto repressivo, il progetto mira a fornire un quadro completo delle condizioni psico-fisiche dei conducenti, individuando potenziali problematiche legate alla dipendenza e promuovendo percorsi di recupero.Il comandante Caglioti spiega che la scelta di concentrare prevalentemente le attività nella fascia diurna è stata funzionale alla raccolta di dati esaustivi e alla massimizzazione della precisione dei risultati, anche se questo ha comportato un numero inizialmente limitato di positività rilevate. I giovani medici di Medicina Legale coinvolti hanno espresso un forte apprezzamento per l’esperienza sul campo, sottolineando l’importanza di combinare la teoria con la pratica e di confrontarsi direttamente con le conseguenze degli abusi.A supporto delle operazioni, è presente anche il personale della Croce Rossa Italiana con un mezzo di soccorso sanitario, garantendo una risposta immediata in caso di necessità. L’assessore a Polizia Locale e sicurezza, Zinni, ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione comunale nella promozione della sicurezza stradale, riconoscendo l’iniziativa come un esempio di collaborazione istituzionale volta a garantire la legalità e a responsabilizzare gli utenti della strada.Il progetto culminerà il 25 giugno con un seminario alla Mole, focalizzato sul tema “Reati stradali: indagini e semeiotica”. Un panel di esperti, composto dal procuratore aggiunto della Repubblica, un docente universitario e un forensic examiner, affronterà le implicazioni legali e mediche dei reati connessi alla circolazione stradale, illustrando le procedure di indagine e le tecniche di accertamento tecnico. L’obiettivo è quello di promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi e le conseguenze degli abusi di sostanze al volante e di rafforzare la cultura della sicurezza stradale nella comunità.