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Marche: Ricostruzione e Rinascita, un’Opportunità per il Futuro

La ricostruzione post-sisma non può limitarsi a ricostruire muri e tetti; si tratta di un’opportunità cruciale per la riqualificazione profonda e la rigenerazione integrata del tessuto territoriale marchigiano.
Questo è il messaggio centrale emerso dal convegno “Giovani, imprese e lavoro: nuove opportunità per l’area cratere”, un confronto promosso dalla Camera di Commercio delle Marche, la Consulta dei Consulenti del Lavoro e la Struttura Commissariale per la Ricostruzione Sisma 2016, con la partecipazione del Commissario Straordinario Guido Castelli e della Ministra del Lavoro Marina Calderone.

Il Presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, ha sottolineato la peculiarità del sistema marchigiano, l’unicità di una regione che ha saputo unificare cinque Camere di Commercio in un’entità coesa e proiettata al supporto del territorio.

Questa architettura istituzionale, unita alla capacità di investimento strategico, consente un intervento mirato e incisivo, in risposta alle sfide demografiche e socio-economiche che affliggono le aree colpite dal sisma.
La dispersione di talenti, lo spopolamento e la difficoltà di creare opportunità per le nuove generazioni richiedono un approccio sinergico tra istituzioni, categorie economiche e professionisti, volto a creare un circolo virtuoso di sviluppo.

L’impegno finanziario a sostegno della ricostruzione, attraverso il Piano Complementare Sisma, che ha mobilitato oltre 1,7 miliardi di euro, rappresenta un segnale di fiducia e un catalizzatore di energie imprenditoriali.
Nelle Marche, oltre 640 progetti, per un valore di 250 milioni di euro, testimoniano la vitalità e la capacità di resilienza del tessuto economico locale.
Tuttavia, la ricostruzione materiale deve essere accompagnata da un investimento parallelo nella formazione, nell’innovazione e nella creazione di servizi avanzati, in grado di attrarre e trattenere capitale umano.
Tra i settori strategici individuati, il turismo, in particolare quello diffuso e sostenibile, assume un ruolo centrale.
Non si tratta solo di valorizzare il patrimonio culturale e naturale, ma di creare esperienze immersive, capaci di generare un impatto positivo sulle comunità locali.
Il potenziamento dei partenariati pubblico-privato e il rafforzamento del terzo settore, con le sue innumerevoli realtà attive sul territorio, sono elementi imprescindibili per costruire una società più inclusiva e coesa.

La Zes (Zona Economica Speciale) Marche, con le sue agevolazioni fiscali e la semplificazione burocratica, si configura come un volano per l’economia, in grado di incentivare gli investimenti e creare nuove opportunità di lavoro, specialmente nelle aree più vulnerabili.
La sfida, quindi, non è solo ricostruire ciò che è stato distrutto, ma creare un futuro più prospero e resiliente per le Marche, un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo che sappia coniugare tradizione e innovazione, valorizzando le risorse locali e creando opportunità per tutti.

Il sisma ha rappresentato una ferita profonda, ma anche un’opportunità straordinaria per ripensare il futuro del territorio e costruire un’economia più forte, equa e capace di rispondere alle sfide del futuro.

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