giovedì 24 Luglio 2025
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Molise, A14: Scoperto carico di rame rubato, collegato a furto nelle Marche

Nel cuore del Molise, lungo la cruciale arteria autostradale A14, una scoperta inaspettata ha illuminato un’ombra di illegalità che si estende oltre i confini regionali.

Una pattuglia della Polizia Stradale, durante un controllo di routine su un furgone in panne a Petacciato, ha intercettato un carico anomalo: una quantità impressionante di cavi di rame, stimata in oltre quattro tonnellate, un peso che neppure la gravità sembrava voler celare.
L’evento, apparentemente isolato, si rivela un tassello di una rete più ampia di attività criminali.

L’assenza di documentazione di trasporto da parte del conducente, unita alla sua incapacità di fornire informazioni sulla provenienza del rame, ha immediatamente insospettito gli agenti.
La reticenza e la mancanza di trasparenza hanno spinto le indagini a focalizzarsi sulla possibile origine illecita del materiale.

Le prime verifiche, condotte con scrupolo e metodo, hanno portato a una correlazione inquietante: il rame sequestrato potrebbe essere collegato a un furto di ingegneria particolarmente audace perpetrato recentemente in una struttura fotovoltaica nelle Marche.

Un impianto di produzione di energia pulita, un simbolo di progresso e sostenibilità, violato e depredato per arricchire il patrimonio di criminali opportunisti.
Il furto di rame, fenomeno in crescita a livello nazionale, non è un semplice atto di microcriminalità.

Si tratta di una piaga che colpisce infrastrutture vitali, compromette la sicurezza energetica e danneggia l’economia.
Il valore intrinseco del rame, unito alla sua relativa facilità di rivendita nel mercato nero, lo rende un bersaglio privilegiato per ladri e organizzazioni criminali.
L’intervento della Polizia Stradale, rapido ed efficace, ha permesso di bloccare il flusso di questo rame rubato, evitando che finisse nelle mani di acquirenti illegali.

Il veicolo e il carico sono stati immediatamente sottoposti a sequestro, un atto che testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il crimine organizzato.

Il conducente, ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, è stato denunciato per ricettazione, un reato che prevede pene severe.

Il rame, ora affidato in custodia giudiziaria, sarà oggetto di ulteriori accertamenti per risalire ai responsabili del furto nelle Marche e ricostruire l’intera filiera criminale che si cela dietro questa operazione.
L’episodio solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare la sorveglianza delle infrastrutture critiche, implementando sistemi di sicurezza più avanzati e collaborando strettamente tra le diverse forze dell’ordine per smantellare queste reti illegali, tutelando così il patrimonio pubblico e l’economia legale.

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