In un gesto di profonda commozione e rinnovato impegno verso la comunità, la Società Amici della Musica di Ancona, guidata dal suo dinamico fondatore Guido Michelli, offrirà un’esperienza unica e coinvolgente all’Ospedale Pediatrico Salesi il 19 dicembre.
L’evento, un concerto pensato appositamente per i piccoli pazienti e le loro famiglie, rappresenta una prima assoluta per l’associazione: l’esecuzione di un programma musicale all’interno di una struttura sanitaria, illuminata dalla magia del Natale.
La narrazione “Come fu che Eugenio Difatti diventò musicista” non è semplicemente un racconto, ma un viaggio emotivo.
Una voce narrante, magistralmente interpretata da Stefania Lanari, si intreccia con le note evocative di Sergio Bosi al clarinetto e Riccardo Bartoli al pianoforte, esecutori di composizioni originali di Michele Mangani.
La storia, arricchita da momenti interattivi, invita i giovani ascoltatori a partecipare attivamente, trasformando la sala in un palcoscenico condiviso di gioia e scoperta.
“Questo concerto trascende il semplice intrattenimento,” afferma il presidente Gino Fabrizio Ferretti, “è un atto di presenza, un messaggio di speranza rivolto a chi si trova in un momento di fragilità.
La musica, in tutte le sue forme, possiede una potenza straordinaria: la capacità di lenire le ferite, di stimolare la crescita personale e di rafforzare il tessuto sociale.
“L’iniziativa si configura come una riaffermazione tangibile della missione sociale dell’associazione, che da sempre pone al centro del suo agire i soggetti più vulnerabili e le nuove generazioni.
La musica non è concepita come un mero passatempo elitario, ma come uno strumento di inclusione, capace di promuovere il benessere psicofisico e di alimentare la crescita culturale della comunità.
L’evento, reso possibile grazie al sostegno di partner istituzionali e privati, testimonia la collaborazione virtuosa tra la Società Amici della Musica, la Fondazione Ospedale Salesi ETS, la Direzione sanitaria, il Direttore della Chirurgia Pediatrica e la direttrice della Neuropsichiatria Infantile.
Questo concerto natalizio si configura dunque come un faro di speranza, un invito a riscoprire il potere trasformativo della musica e il valore inestimabile dell’umanità.







