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Notte sospesa: Sfratto e sanzioni per un locale a Civitanova.

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Un locale notturno a Civitanova Marche, cuore pulsante della movida maceratese, è stato oggetto di un’ispezione che ha rivelato un quadro preoccupante di violazioni del diritto del lavoro e della sicurezza, sfociando nella sospensione dell’attività e in sanzioni pecuniarie superiori ai cinquantamila euro.
L’azione, orchestrata congiuntamente dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) dei Carabinieri di Macerata, dall’Ufficio Immigrazione della locale Questura e dal Servizio Ispettivo del Locale ITL, ha messo a luce una serie di irregolarità che configurano un serio pericolo per la dignità e l’incolumità dei lavoratori.

L’indagine, protrattasi per diverse ore, ha portato all’identificazione di trentasette lavoratori, tra cui spiccano figure impiegate in condizioni di profonda precarietà.

Otto lavoratrici, infatti, sono risultate prive di contratto di lavoro regolare, con la conseguente assenza di adempimenti contrattuali obbligatori nei confronti degli enti previdenziali e fiscali.
La situazione si è aggravata con l’emergenza di tre lavoratrici di origine straniera, prive di permesso di soggiorno valido, illecite in Italia e quindi denunciate all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme in materia di immigrazione.

La loro presenza, oltre alla violazione del permesso di soggiorno, aggrava il quadro complessivo di sfruttamento e illegalità.
Ma le irregolarità non si sono limitate all’aspetto meramente contrattuale.

L’ispezione ha evidenziato gravi carenze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, veri e propri elementi imprescindibili per la tutela dei lavoratori.
In particolare, è emersa l’assenza di un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), strumento fondamentale per l’identificazione e la mitigazione dei rischi professionali.

Tale omissione, in violazione delle normative sulla prevenzione degli infortuni, costituisce una grave negligenza da parte del datore di lavoro, esponendo i lavoratori a potenziali pericoli.
Inoltre, sono state riscontrate criticità relative alla conformità e alla sicurezza dell’impianto elettrico, nonché delle vie di fuga, elementi vitali per la gestione di emergenze e l’evacuazione sicura della struttura.

La mancata conformità a tali standard rappresenta un rischio concreto per l’incolumità di tutti i presenti, lavoratori e avventori.
Le sanzioni, che includono la sospensione dell’attività e un esborso economico di oltre cinquantamila euro, sono una diretta conseguenza di questa serie di violazioni che rivelano un approccio irresponsabile e pericoloso alla gestione del locale e alla tutela dei lavoratori.
L’episodio pone l’accento sulla necessità di un controllo più rigoroso e costante da parte delle autorità competenti per prevenire fenomeni di sfruttamento e garantire la legalità e la sicurezza negli ambienti di lavoro.

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