sabato, 12 Luglio 2025
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Passerella accessibile a Sassonia: un passo verso il turismo inclusivo.

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La spiaggia libera di Sassonia, a Fano, ritrova la sua passerella dedicata all’accessibilità, un piccolo ma significativo passo verso un turismo più inclusivo e attento alle esigenze di tutti. L’intervento, portato a termine dagli assessori Loredana Maria Laura Maghernino e Alessio Curzi, ha permesso di ripristinare la struttura danneggiata, rifacendo le piastre in cemento, reinstallando la porzione amovibile e rinnovando la segnaletica a terra con una nuova colorazione del logo.Questa non è semplicemente una riparazione infrastrutturale, ma un atto simbolico che testimonia l’impegno della comunità locale a garantire che il diritto di godere del mare non sia negato a nessuno. L’accessibilità al litorale rappresenta un’espressione concreta di cittadinanza attiva e di rispetto per la diversità, un principio cardine di una società equa e solidale.Il rinnovamento del logo, inoltre, è stato realizzato grazie alla collaborazione con gli studenti della sezione ‘Comunicazione e grafica’ del Polo 3, un’iniziativa che trasforma il progetto in un’occasione di apprendimento e sensibilizzazione. Coinvolgere i giovani in questo processo significa trasmettere loro valori di inclusione e responsabilità sociale, formando futuri cittadini consapevoli e attivi. L’atto di passaggio di testimone, di anno in anno, consolida un percorso educativo continuo che va oltre la semplice esecuzione di un compito.Francesca Busca, presidente dell’Associazione genitori e figli per l’inclusione, sottolinea l’importanza cruciale della passerella come affermazione del “diritto di esserci”. Non si tratta solo di facilitare l’accesso fisico alla spiaggia, ma di riconoscere e valorizzare il diritto di ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità motorie, di partecipare pienamente alla vita comunitaria e di sentirsi parte integrante del tessuto sociale. Questa passerella, quindi, è un simbolo tangibile di un impegno più ampio volto a superare barriere architettoniche e pregiudizi, promuovendo una cultura dell’accoglienza e della convivenza pacifica. Il gesto amministrativo si configura, in questo senso, come un atto di civiltà e di progresso sociale.

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