Un Patto per il Futuro: Comuni, Cooperativa e Comunità Educanti per un’Infanzia e un’Adolescenza Protette e PotenziateUn’iniziativa innovativa e lungimirante prende forma nel cuore del territorio marchigiano, con la firma del Patto Interterritoriale delle Comunità Educanti, che vede protagonisti i comuni di Vallefoglia, Tavullia, Gradara, Gabicce e Montelabbate, in sinergia con la cooperativa sociale Labirinto.
Questo accordo rappresenta un approccio radicalmente nuovo alla cura delle nuove generazioni, affrancandosi da logiche frammentate e territoriali per abbracciare una visione olistica e condivisa del benessere infantile e adolescenziale.
Il percorso che ha portato alla concretizzazione di questo patto affonda le sue radici nell’impulso del Comune di Tavullia, che, con la preziosa collaborazione della Cooperativa Utopia di Cagli, ha promosso la creazione di un tavolo di lavoro dedicato alle politiche per le nuove generazioni.
Questo tavolo, che ha visto la partecipazione attiva di diverse realtà locali e dei territori limitrofi, ha dato vita a un ecosistema di relazioni e di iniziative volto a superare le tradizionali barriere amministrative e a creare una rete di supporto coesa e resiliente.
Il Tavolo di Comunità Educante (TaCEd), le iniziative che si sviluppano nell’ambito del progetto Caleidos Cresce Marche, e il costante dialogo con il tavolo Politiche per le Nuove Generazioni, hanno operato per generare spazi di apprendimento permeabili e accessibili, dove la relazione interpersonale e la costruzione di strategie condivise costituiscono i pilastri fondamentali.
Non si tratta semplicemente di offrire opportunità educative, ma di creare un ambiente protetto e stimolante, capace di favorire lo sviluppo armonico della personalità e di promuovere la cittadinanza attiva e responsabile.
“Come adulti, abbiamo la responsabilità imprescindibile di ascoltare, comprendere e sostenere i giovani, perché il loro futuro è il nostro”, sottolinea Laura Macchini, vice sindaca del Comune di Tavullia.
“Questo patto segna l’inizio di un percorso che, partendo da una parte della comunità, aspira a coinvolgere un numero sempre maggiore di soggetti, con la ferma convinzione di possedere le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
“Elisa Semprucci, coordinatrice di Labirinto per il progetto Caleidos Cresce Marche, evidenzia il significato profondo del documento: “Questo patto formalizza l’impegno condiviso di tutti i soggetti coinvolti, consolidando un approccio collaborativo e sinergico.
L’obiettivo primario è contrastare la dispersione territoriale, spesso ostacolo a un’azione educativa efficace e coordinata.
Ci impegniamo a garantire che ogni bambina, ogni bambino, ogni ragazza e ogni ragazzo del nostro territorio abbiano accesso a pari opportunità educative, e che le famiglie trovino il sostegno necessario per affrontare le sfide della crescita, al di là dei confini amministrativi.
“Il Patto Interterritoriale delle Comunità Educanti non è un semplice accordo formale, ma un vero e proprio atto di responsabilità collettiva, un investimento nel futuro delle nuove generazioni e un invito a costruire insieme un territorio più accogliente, inclusivo e ricco di opportunità.
Si tratta di un modello replicabile, un esempio di come la collaborazione tra enti locali, cooperative sociali e comunità possa generare un impatto positivo e duraturo sulla vita di bambini, ragazzi e famiglie.