Il Comune di Pesaro ha compiuto un atto di profonda rilevanza giuridica e sociale, ufficialmente riconoscendo la maternità di entrambe le madri in una famiglia omogenitoriale. Questa decisione, concretizzatasi con la registrazione di un bambino nato a Pesaro ma concepito in Spagna, si pone come risposta immediata e proattiva alla recente sentenza della Corte Costituzionale del 22 maggio. La pronuncia della Consulta aveva sollevato un acceso dibattito, evidenziando come la precedente prassi di negare il riconoscimento legale della seconda madre fosse in contrasto con i principi fondamentali di uguaglianza e di tutela dei diritti fin dalla nascita.L’azione del Comune di Pesaro rappresenta un esempio virtuoso di come l’amministrazione possa tradurre in pratica i dettami costituzionali, superando resistenze interpretative e burocrazie consolidate. Le assessore Camilla Murgia e Sara Mengucci hanno espresso un forte senso di orgoglio e la speranza che questa iniziativa possa fungere da modello per altre realtà amministrative in tutto il Paese, accelerando un processo di adeguamento normativo ancora in divenire.Questa registrazione, tra le prime in Italia, non è un evento isolato, ma il coronamento di un impegno costante del Comune di Pesaro a favore dei diritti delle coppie omogenitoriali. Si tratta di un percorso che ha visto il Comune proattivamente affrontare tematiche complesse, anticipando spesso i cambiamenti legislativi e promuovendo una cultura dell’inclusione e della pari dignità.Il riconoscimento della doppia maternità apre una nuova stagione di diritti per le famiglie arcobaleno, garantendo al bambino un quadro giuridico stabile e completo fin dalla nascita. Questa decisione va oltre il semplice atto amministrativo, configurandosi come un atto politico simbolico che ribadisce l’impegno del Comune a difendere la libertà e la parità di diritti per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro scelte familiari.La partecipazione imminente al Marche Pride, con un patrocinio che contrasta con le scelte di altre amministrazioni, testimonia ulteriormente la volontà del Comune di Pesaro di schierarsi apertamente a fianco delle famiglie omogenitoriali, riconoscendone la legittimità e contribuendo a costruire una società più inclusiva e rispettosa delle diversità. Il corteo del Pride non è solo un evento festoso, ma un momento di rivendicazione per la piena realizzazione dei diritti civili e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Il Comune di Pesaro si conferma così un baluardo di progresso sociale e di tutela dei diritti fondamentali.
Pesaro: Riconosciuta la doppia maternità, un atto di progresso.
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