L’Università Politecnica delle Marche si prepara ad accogliere un numero maggiore di aspiranti medici nell’anno accademico 2025-2026, con un incremento significativo di 34 posti rispetto all’anno precedente, portando il totale a 444.
Questa decisione, in linea con la politica nazionale volta a potenziare l’offerta formativa nel settore sanitario, si inserisce in un quadro più ampio che vede l’intero sistema universitario italiano offrire complessivamente 24.026 posti per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, pubblici e privati.
L’aumento di posti disponibili riflette un investimento strategico a lungo termine nel capitale umano del Paese, un riconoscimento tangibile dell’importanza cruciale della professione medica e della necessità di formare figure competenti e motivate.
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato come questa iniziativa miri a valorizzare il merito, l’impegno e la passione di coloro che intraprendono questo percorso impegnativo, definendolo non solo una professione, ma una vera e propria missione a servizio della collettività.
L’anno accademico 2025-2026 vedrà l’implementazione di una riforma organica del processo di accesso ai corsi di laurea in Medicina, con l’abolizione del tradizionale test d’ingresso e l’introduzione di un innovativo “semestre aperto”.
Questa fase di orientamento, accessibile a tutti i candidati, si propone di fornire una base scientifica comune e di facilitare la transizione dal liceo all’università.
Il semestre aperto, che avrà inizio il 1° settembre 2025, prevede lo studio di tre discipline fondamentali: Chimica generale e propedeutica biochimica, Fisica generale e Biologia generale.
Ogni materia conferirà 6 crediti formativi universitari (CFU), per un totale di 18 CFU.
Al termine del semestre, gli studenti dovranno affrontare prove d’esame uniformi a livello nazionale, svolte simultaneamente.
Sono previsti due appelli: il primo il 20 novembre 2025 e il secondo il 10 dicembre 2025.
Le prove d’esame consisteranno in un test composto da 31 quesiti per ciascuna delle tre discipline.
Questi includeranno 15 domande a risposta multipla, con cinque opzioni tra cui scegliere, e 16 domande a completamento.
Per ciascuna prova sarà a disposizione 45 minuti.
I risultati conseguiti in queste prove saranno fondamentali per la formazione della graduatoria nazionale, che determinerà l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia.
La valutazione sarà espressa in trentesimi, con possibilità di lode.
Per essere inclusi nella graduatoria nazionale, sarà necessario ottenere un punteggio minimo di 18/30 in ogni singola prova, garantendo, di fatto, una promozione in ogni esame.
Un elemento particolarmente significativo della riforma è il supporto offerto agli studenti non ammessi al secondo semestre.
Questi, pur avendo ottenuto un voto non inferiore a 18/30 in ogni esame del semestre aperto, potranno comunque proseguire gli studi in un corso di laurea affine, con pieno riconoscimento dei CFU conseguiti, preservando così il lavoro di studio già compiuto e facilitando il percorso formativo.
Questa misura dimostra l’impegno del Ministero a garantire un percorso equo e inclusivo per tutti gli aspiranti medici.