lunedì 22 Settembre 2025
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Pizzeria sotto shock: agente salva un uomo con RCP e defibrillatore

Un episodio drammatico ha scosso la tranquillità di una pizzeria nel cuore di San Benedetto del Tronto, mettendo a dura prova la prontezza e la competenza di un agente della Polizia Locale e sottolineando l’importanza cruciale delle procedure di emergenza.
Un uomo di 49 anni, residente in zona, è stato improvvisamente colpito da un malore acuto, collassando a terra in stato di incoscienza, un evento che ha immediatamente generato panico tra i presenti.

La situazione è stata immediatamente risollevata dall’intervento rapido e determinato di un agente della Polizia Locale di Ascoli Piceno, che, libero dal servizio ma presente nel locale, ha percepito la gravità della situazione e si è prontamente attivato per fornire assistenza.

L’agente, forte di una precedente esperienza come volontario soccorritore presso la Croce Verde di Ascoli, possiede una solida formazione in materia di primo soccorso e rianimazione, un bagaglio di competenze che si è rivelato fondamentale in questo frangente.

Dopo aver immediatamente allertato il Numero Unico di Emergenza 112, l’agente ha proceduto a una rapida valutazione clinica del paziente, constatando uno stato di arresto cardio-circolatorio, una condizione critica che richiedeva un intervento immediato e mirato.

Senza esitazione, ha iniziato le manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP), una procedura salvavita che mira a mantenere l’ossigenazione del cervello e gli organi vitali fino all’arrivo di personale medico specializzato.

Parallelamente, l’agente ha sollecitato la collaborazione dei presenti, chiedendo con urgenza la localizzazione e il recupero di un defibrillatore automatico esterno (DAE), un dispositivo in grado di erogare una scarica elettrica controllata per ripristinare il ritmo cardiaco normale.

La rapida reperibilità del DAE, recuperato in una struttura sportiva vicina, ha rappresentato un elemento decisivo per la sopravvivenza del paziente.
L’agente, utilizzando il DAE, ha potuto erogare due scariche elettriche, perfettamente sincronizzate con le manovre di RCP.

Questa combinazione di interventi, applicata con precisione e tempestività, ha mantenuto il paziente in vita, stabilizzandone le condizioni fisiologiche fino al sopraggiungere dei soccorsi avanzati.

L’arrivo del personale medico del 118 ha segnato una fase successiva dell’intervento di emergenza.

I medici hanno proceduto a una valutazione approfondita e a un trattamento specialistico, stabilizzando ulteriormente il paziente e trasportandolo con urgenza presso il pronto soccorso di un ospedale di Ascoli Piceno, per ulteriori accertamenti e cure intensive.

L’episodio sottolinea non solo l’importanza della formazione in materia di primo soccorso e della presenza di dispositivi di emergenza come i DAE, ma anche il valore della prontezza e del coraggio individuale nel gestire situazioni critiche e potenzialmente fatali.

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