Quest’anno, la Questura di Ancona si erge a palcoscenico di un’esposizione artistica che trascende la mera decorazione natalizia.
Si tratta di un presepe unico, frutto dell’ingegno e della passione del Sovrintendente Capo Carmine Giannicola, poliziotto e artista di notevole talento, formatosi professionalmente presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica dorico.
L’opera, presentata ieri alla presenza del Questore Cesare Capocasa, di rappresentanti dell’Ufficio, del presidente dell’Associazione Nazionale Poliziati Pensionati (ANPS) Giovanni Aguzzi e di numerosi colleghi e sostenitori, incarna una profonda riflessione sul significato del Natale, intrecciando elementi della tradizione popolare napoletana con una visione personale e allegorica.
Il presepe non è una semplice riproduzione della natività, ma un’interpretazione concettuale che si concentra sugli “Opposti”, un tema che invita alla contemplazione e alla comprensione delle dinamiche che governano l’esistenza umana.
I personaggi, realizzati in terracotta con maestria ineguagliabile, non sono meri simulacri, bensì incarnazioni di virtù e vizi, di luce e ombra, di gioia e dolore.
Ogni figura possiede una funzione allegorica specifica, un ruolo simbolico all’interno della narrazione complessiva, creando un mosaico di significati che stimola la riflessione dello spettatore.
Un elemento particolarmente toccante è il legame con il compianto Maestro Giuseppe Ferrigno, figura di spicco nel panorama artistico napoletano e uno dei più rinomati artigiani di San Gregorio Armeno, cuore pulsante della tradizione presepiale partenopea.
Ferrigno, scomparso nel 2008, ha lasciato un’eredità artistica preziosa, che Giannicola ha saputo raccogliere e reinterpretare con profonda sensibilità.
L’utilizzo della terracotta, materiale legato alla tradizione artigianale napoletana, conferisce all’opera un carattere autentico e popolare.
Il Questore Capocasa, nel sottolineare l’importanza di questa iniziativa, ha espresso il vivo apprezzamento per il talento di Carmine Giannicola e ha ringraziato l’ANPS di Ancona per aver promosso questa iniziativa, riconoscendo il suo valore come momento di aggregazione sociale e di celebrazione della cultura artistica italiana.
L’opera si configura quindi non solo come un omaggio alla tradizione presepiale, ma anche come un’occasione per riflettere sui contrasti e le contraddizioni che caratterizzano l’animo umano, in un contesto di festa e condivisione.
L’iniziativa sottolinea il ruolo della Polizia di Stato come custode non solo dell’ordine pubblico, ma anche come promotore di cultura e di valori positivi all’interno della comunità.







