mercoledì 8 Ottobre 2025
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Prevenzione anticorruzione: un cambio di paradigma necessario.

La lotta alla corruzione non può essere confinata a interventi reattivi, a un mero affinamento dei meccanismi di contrasto una volta che l’illecito si è manifestato.

Richiede, al contrario, un investimento massiccio nella prevenzione, un approccio sistemico che consideri il fenomeno nella sua complessità e che mobiliti tutti gli strumenti a disposizione per neutralizzarlo alla radice.

Questo passaggio di paradigma, essenziale per garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, è stato al centro del convegno “La legalità economico-finanziaria fra etica e mercato”, promosso dal Comando Regionale Marche della Guardia di Finanza e dall’Università Politecnica delle Marche, ad Ancona.
Durante il convegno, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Giuseppe Busia, ha sottolineato come la prevenzione non sia una semplice misura accessoria, ma il fulcro di una strategia di contrasto duratura.
Si tratta di costruire una cultura della legalità diffusa, permeando ogni livello dell’amministrazione e coinvolgendo attivamente i cittadini.

Questo implica un’analisi approfondita delle vulnerabilità sistemiche, individuando i punti in cui la corruzione può insinuarsi e sviluppando protocolli e controlli che ne impediscano la manifestazione.
L’approccio preventivo deve necessariamente integrare l’adozione di tecnologie innovative per la trasparenza e l’open data, promuovendo l’accesso facilitato alle informazioni pubbliche e incentivando la partecipazione civica.
La digitalizzazione dei processi amministrativi, seppur non esaustiva, rappresenta un tassello fondamentale per ridurre il rischio di discrezionalità e favorire la tracciabilità delle decisioni.

Inoltre, la formazione etica e la sensibilizzazione del personale pubblico, a tutti i livelli, sono strumenti imprescindibili.
Non si tratta solo di impartire nozioni di legge, ma di promuovere una riflessione profonda sui valori e sui principi che devono guidare l’azione amministrativa.

La creazione di canali di segnalazione sicuri e confidenziali, protetti da sanzioni per chi denuncia in buona fede, rappresenta un altro elemento cruciale per favorire l’emersione di irregolarità.
Il ruolo della Guardia di Finanza, in questo contesto, si configura come un pilastro fondamentale, non solo per la repressione dei reati, ma anche per la prevenzione, attraverso attività di analisi, monitoraggio e collaborazione con le istituzioni.

La sinergia tra l’autorità indipendente come l’ANAC e le forze dell’ordine, insieme all’impegno dell’Università e alla partecipazione attiva della società civile, costituisce la condizione necessaria per costruire un sistema di legalità economico-finanziaria solido e resiliente.

La legalità non è un obiettivo da raggiungere, ma un processo continuo di miglioramento e adattamento, che richiede un impegno costante e un cambio di mentalità a tutti i livelli.

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